In Africa è scattato un nuovo allarme epidemia: a far paura adesso è il virus di Marburg, malattia simile all'Ebola, dopo i due casi inzialmente sospetti ma poi confermati in Ghana su pazienti successivamente deceduti. In totale, 34 persone a contatto con i positivi sono state messe preventivamente in quarantena. Il direttore generale del servizio sanitario ghanese, Patrick Kuma-Aboagye, ha affermato che "si è sospettato della malattia dopo l'identificazione di due persone che corrispondevano alla definizione di febbre emorragica acuta, in due luoghi distinti della regione di Ashanti. I risultati preliminari suggeriscono che l'infezione sia dovuta al virus di Marburg".
"Possibile focolaio"
Il direttore generale del Paese ha invitato tutti coloro avessero alcuni campanelli d'allarme della possibile malattia a recarsi immediatametne dal medico. Il rappresentante dell'Oms nel Ghana, Francis Kasolo, ha dichiarato che si sta indangando sulle cause ma soprattutto si è pronti a intervenire "per rispondere ad un possibile focolaio". Le autorità locali sono al lavoro per tracciare i contatti, aumentare il rilevamento e predisporre le misure necessarie a bloccare l'eventuale propagazione del virus. Secondo alcuni esperti, questo virus può essere trasmesso all'uomo dai pipistrelli della frutta. La mortalità è molto alta e varia dal 24 all'88%.
Quali sono i sintomi
Ma quali sintomi provoca questa malattia sconosciuta ai più? Vanno dal mal di testa fino ai dolori muscolari e nei casi più gravi anche al rigurgito di sangue. L'infezione può essere trasmessa se si entra in contatto con sangue infetto e altri fluidi o tessuti corporali. Ad oggi, trattandosi di un'infezione rara e sporadica, non esistono né vaccini né cure per combatterla. Come ricorda AdnKronos, i casi africani di alcuni anni fa riguardano Angola, Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Sudafrica e Ugand. In realtà, però, questo virus prende il nome di Marburg perché per la prima volta fu registrato nell'omonima città tedesca nel lontano 1967. Stessa sorte toccò anche a Francoforte e successivamente a Belgrado. Prima del Ghana, un caso fu registrato in Guinea nel settembre 2021.
Fu provocato da una specie di scimmie, i cercopitechi, che furono isolate e inviate in laboratorio per essere studiate e analizzate.
In mancanza di cure, si fa ricordo a "cure di supporto" come la reidratazione con fluidi orali o per endovena e altri trattamenti specifici. "Sono in corso di valutazione una serie di possibili trattamenti, tra cui emoderivati, terapie immunitarie e terapie farmacologiche", ha affermato l'Oms.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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