Salvini: "Dopo la strage rifletta chi vuole le porte aperte"

L'attentato di Parigi riapre il dibattito sul fronte Sicurezza. La ferocia con cui ha colpito Cherif C. ha fatto nuovamente piombare l'Europa nel terrore

Salvini: "Dopo la strage rifletta chi vuole le porte aperte"

L'attentato di Parigi riapre il dibattito sul fronte Sicurezza. La ferocia con cui ha colpito Cherif C. ha fatto nuovamente piombare l'Europa nel terrore. Ancora una volta la polizia e i servizi di intelligence francesi hanno mostrato falle nella gestione della sicurezza interna. Il terrorista che ha colpito aveva alle spalle già almeno 20 condanne alle spalle. Era anche radicalizzato e tenuto d'occhio dai servizi di intelligence. Ma non è bastato "monitorare": l'uomo ha colpito. E così anche in Italia sale nuovamente l'attenzione sul fronte terrorismo. Il ministro degli Interni, Matteo Salvini è stato molto chiaro: "Per quel che riguarda l’Italia - la mia testa e il mio cuore da ministro è lì - questa mattina si riunisce d’urgenza il comitato di analisi e strategia: c’è situazione di massima attenzione da Nord a Sud per tutti i radicalizzati e i terroristi estremisti di ritorno perchè son stanco solo di pregare".

Poi il titolare del Viminale ha anche parlato del tema dell'immigrazione legato anche al terrorismo che spesso sfrutta i flussi in entrata per mimetizzare i jihadisti: "Rifletta in Europa chi parla di porte aperte e porti aperti: casa mia e il mondo sono aperti alle persone per bene; chi porta

violenza e distruzione non deve avere nessun tipo di compassione e ospitalità". Infine tende la mano ai francesi: "Siamo a disposizione delle forze francesi per qualunque scambio di informazioni e intervento possibile".

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