Schulz attacca la Polonia: "È in atto un colpo di Stato"

Il presidente dell'Europarlamento attacca il governo di Varsavia per il tentativo di prendere il controllo della Corte costituzionale. Dura risposta della premier polacca: "Dichiarazioni irricevibili"

Schulz attacca la Polonia: "È in atto un colpo di Stato"

Sono frasi al vetriolo, quelle pronunciate dal presidente dell'Europarlamento Martin Schulz contro la Polonia.

L'esponente della socialdemocrazia tedesca, parlando ieri alla radio Deutschlandfunk, ha attaccato il governo conservatore e nazionalista da poco insediatosi a Varsavia accusandolo niente meno che di "colpo di Stato". Qual è la colpa dell'esecutivo - democraticamente eletto - guidato da Beata Szydlo?

Il tentativo di assumere il controllo della Corte Costituzionale del Paese, attraverso la nomina di cinque giudici su quindici ha scatenato le ire del politico tedesco, che ha parlato di un "drammatico colpo di Stato": "Immagino che questo argomento vada discusso all'Europarlamento entro questa settimana o al più tardi a gennaio."

Dichiarazioni durissime, che hanno raccolto la protesta di Varsavia: il primo ministro Szydlo le ha bollate come "irricevibili", mentre il ministro degli Esteri Waszczykowski si è detto indignato per quelle parole definite "infondate e pertanto irresponsabili".

"Schulz dovrebbe sapere - ha spiegato il ministro degli Esteri polacco - che in Polonia si sono appena tenute le elezioni politiche che hanno avuto un risultato chiaro e che ora, come del resto in molti altri Paesi democratici, si è aperto un dibattito politico interno su come risolvere alcune questioni interne."

La decisione di elevare da tre a cinque il numero dei giudici costituzionali nominati dal governo, peraltro, era stata presa con legge costituzionale dal precedente governo del partito di centrodestra ed europeista "Piattaforma civica".

Le ire di Bruxelles si sono abbattute su Varsavia, però, solamente nel momento in cui è entrato in carica un esecutivo violentemente euroscettico e nazionalista.

Che però, piaccia o no, è stato eletto dai polacchi nelle urne.

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