Sgarbo degli Usa a Putin: sì a Montenegro nella Nato

Il Senato Usa ha votato a stragrande maggioranza (97 sì e soli 2 no) a favore dell’ingresso del Montenegro nella Nato quale 29° membro dell’Alleanza Atlantica

Sgarbo degli Usa a Putin: sì a Montenegro nella Nato

Soltanto due senatori hanno votato contro. Il Senato americano con 97 sì ha acceso la luce verde all'ingresso del Montenegro nella Nato, come 29° membro. Il testo passa alla firma del presidente Trump. Una cosa è certa: la mossa non piacerà alla Russia e rischia di incrinare i rapporti tra Putin e Trump, ancor prima dell'incontro tra i due. Mosca, infatti, da sempre è contraria all’allargamento della Nato, inclusi i Paesi dell'ex Jugoslavia. Fino ad ora il via libera è arrivato da 25 dei 28 Paesi dell'Alleanza atlantica. Mancano ancora all’appello Spagna e Olanda.

Il trattato istitutivo della Nato, il Patto Atlantico, fu firmato a Washington il 4 aprile 1949. Dalla caduta del muro di Berlino la Nato ha perso sempre di più l'iniziale scopo difensivo, trasformandosi in una struttura militare a supporto di una vsione geopolitica del mondo, legata agli interessi del cosiddetto "Occidente". Dopo l'11 settembre 2001 per la prima volta gli Usa chiesero l'intervento dell'Alleanza, invocando l'applicazione ell'Art. 5 del trattato, che recita in questo modo:

"Le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in America settentrionale, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto dall'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate prendendo immediatamente, individualmente o in concerto con le altre parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l'uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell'area Nord Atlantica".

Intanto domani si terrà una nuova riunione del Consiglio Nato-Russia a cui parteciperanno gli ambasciatori dei rispettivi Paesi. La riunione si tiene alla vigilia della ministeriale Nato, anticipata a venerdì 31 marzo per permettere al segretario di Stato Usa Rex Tillerson di partecipare.

Le riunioni del Consiglio Russia-Nato erano state interrotte nel 2014, dopo l’annessione della Crimea da parte di Mosca, ma erano riprese nell’aprile dell’anno scorso, per mantenere aperta la porta del dialogo con Mosca nonostante le divergenze e le tensioni in Ucraina orientale.

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