Siria, Bashar Al Assad visita i soldati al fronte

Il leader alawita ha voluto esprimere la sua riconoscenza non solo nei confronti delle truppe di Marj al Sultan, ma di tutti gli uomini impegnati sul campo

Siria, Bashar Al Assad visita i soldati al fronte

Camicia bianca e sguardo sereno. L’atteggiamento del presidente siriano Bashar al Assad, apparso ieri sera tra la polvere di una delle tante prime linee che frammentano il territorio siriano, è semplice come il suo abbigliamento.

Assad, con questa mossa inattesa ha spiazzato tutti, persino i suoi generali. “Al raees huna” (il presidente è qui): la voce presto si sparge tra gli ufficiali in fibrillazione. Infatti, a sorpresa, poche ore prima del calar della sera, il presidente si è presentato a Ghuta – località tristemente famosa per l’attacco chimico con cui, nel 2013, i miliziani di Jabhat al Nusra uccisero circa 1.300 persone – per consumare insieme ai suoi soldati l’iftar, pasto serale con cui i musulmani interrompono il digiuno quotidiano nel mese di Ramadan.

Siamo nella base aerea riconquistata di Marj al Sultan, nelle campagne ad est di Damasco, mentre sulla terra di Levante tramontava il sole. Dopo aver passato in rassegna gli uomini del Syrian Arab Army (SAA), il presidente si è seduto tra loro per consumare il suo pasto: “Il cibo più delizioso che abbia mai assaggiato”, commenta lo stesso Assad.

Sulla tavola attorno alla quale sono tutti riuniti, come dimostra il video con cui l’emittente Al Masdar News ha documentato l’evento, non mancano i datteri, frutti con cui, secondo la tradizione, il profeta Maometto scelse di spezzare il digiuno.

La visita del vertice di Damasco arriva in un momento delicato. Anche se l’80 per cento della città è controllato dal SAA, nella capitale siriana sopravvivono diverse sacche di resistenza fondamentalista. Proprio in queste ore, le truppe governative affiancate da Hezbollah, sono impegnate nell’avanzata verso la definitiva liberazione della porzione orientale di Ghuta.

A cinque anni dall’inizio della guerra terroristica, il leader alawita ha voluto esprimere la sua riconoscenza non solo nei confronti delle truppe di Marj al Sultan, ma di

tutti gli uomini impegnati sul campo che, in questi giorni cruciali, con l’aiuto delle forze di terra di Hezbollah e la copertura dall’aviazione russa, hanno scatenato un’offensiva su larga scala sulle postazioni nemiche.

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