Stati Uniti, ora arriva la prima donna musulmana al Congresso

Rashida Tlaib sembra destinata a diventare la prima donna musulmana eletta al Congresso. "Stanno mettendo in dubbio la nostra identità musulmana"

Stati Uniti, ora arriva la prima donna musulmana al Congresso

Negli Stati Uniti d’America di Donald Trump sta per cadere un altro muro. Rashida Tlaib sembra destinata a diventare la prima donna musulmana eletta al Congresso.

Dopo aver comodamente vinto le sue elezioni primarie democratiche nello stato americano del Michigan, presso il tredicesimo distretto congressuale dello stato, assicurandosi il 33,6% dei voti e staccando di cinque punti percentuali Brenda Jones, la rivale più vicina, la 42enne figlia di immigrati palestinesi è destinata a vincere il seggio perché per le elezioni di novembre, per un mandato di due anni che inizierà a gennaio, nessun candidato repubblicano o di altre forze politiche ha partecipato alle primarie.

Rashida Tlaib è simultaneamente in corsa per portare avanti gli ultimi due mesi del mandato di John Conyers, che si è dimesso a dicembre adducendo motivi di salute dopo essere stato accusato di molestie sessuali.

"Grazie mille per aver reso possibile questo incredibile momento, non ho parole, non vedo l'ora di servirvi al Congresso", ha scritto l’otto agosto su Twitter Rashida Tlaib.

Nel 2006, Keith Ellison, un democratico del Minnesota, era diventato il primo uomo musulmano ad essere stato eletto al Congresso. Attualmente è candidato al procuratore generale nel suo stato di origine. Due anni dopo, nel 2008, Andre Carson, un rappresentante democratico dell'Indiana, era stato il secondo musulmano a servire al Congresso. Adesso tocca ad una donna che sembra una fonte di ispirazione per altre donne e per le minoranze.

Tlaib ha detto all’Abc che la sua decisione di correre è stata motivata dai crescenti attacchi arrivati contro gli americani-musulmani e gli immigrati dopo l'elezione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

"Non ho corso perché la mia elezione sarebbe stata storica", ha detto la Tlaib, ma per le "ingiustizie" che subiscono i miei ragazzi, "che stanno mettendo in dubbio la loro identità musulmana". "Quando vedi una persona palestinese con il tuo nome e la tua fede avere successo, dimostra", secondo la Tlaib, che il governo americano "può vietarci di entrare nel paese, ma non di essere eletti".

Le elezioni di medio termine del 2018

hanno visto negli Stati Uniti partecipare un numero record di musulmani, almeno novanta. Undici donne correranno per diventare governatore a novembre mentre centoottantadue donne correranno per la Camera dei rappresentanti.

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