È una giovane donna che ha perso suo padre. Ed è breve la lettera in cui Elsa Wolinski riversare tutto il suo dolore. Pubblicate integralmente da Elle Magazine Francia, le parole della figlia di uno dei vignettisti morti nella strage di Charlie Hebdo, riportano l’intera vicenda su un piano personale e straziante. "Papà, ci sei? Mi senti? Se ci sei, fammelo capire...mandami un disegno! Bene, bene, non puoi sentirmi. Un po' lo sospettavo. Da quando sei morto, mi dico che tu devi finalmente sapere se Dio esiste. Tutti ti immaginano in cielo, con delle ragazze nude che ridono di te. Ma io, io so quello che stai facendo. Devi aver domandato una matita, per disegnare un tavolo, delle foglie e una lampada. E ora, sicuramente, starai disegnando due volte mamma perché lei sia con te anche lassù. Ah, e poi starai cercando un letto per un pisolino. La siesta è sacra in casa Wolinski."
La struggente lettera di Elsa Wolinski continua poi ripercorrendo i tragici momenti dell’attacco terroristico nel settimanale satirico Charlie Hebdo:"Ho l'impressione di trovarmi in quei famosi thriller che entrambi amiamo tanto. E poi, le pompe funebri, per sceglierti un'urna e un pezzo di terra. Non ci si pensa, ma è più difficile scegliere un'urna che un paio di scarpe di Prada. Mi piacerebbe tenere l'urna con me. Ti terrei nella mia borsa, ti metterei accanto al mio letto. Papà, mi chiedo: hai sofferto? Perché è questo quello che mi angoscia, sai. Ho paura che tu abbia avuto paura. Ho paura che tu abbia sentito dolore. Non ti hanno toccato che il tronco, le ferite, non si vedono."
La conclusione è densa di intima sofferenza, quello che la storia ricorderà come ‘Wolinski, uno dei vignettisti di
Charlie Hebdo’ in realtà era anche un padre: "Papà, sembra che stai dormendo. Ma tu non dormi, sei morto. Per tutti gli altri, Wolinski è ancora vivo. Ma per me, te ne sei andato. Elsa ha perso il suo papà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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