Taiwan, preoccupata dagli accordi Cina-Vaticano, invita Papa Francesco

Anche se per il Vaticano e la Cina comunista gli accordi non sono un affare politico, funzionari di Taiwan li considerano un preludio verso lo stabilimento di relazioni diplomatiche con Pechino

Taiwan, preoccupata dagli accordi Cina-Vaticano, invita Papa Francesco

Taiwan ha invitato papa Francesco per visitare l'isola, poche settimane dopo che la Cina continentale comunista e il Vaticano hanno raggiunto uno storico accordo, definito da entrambe le parti "provvisorio", sulla nomina dei vescovi.

Il vice presidente del governo di Taipei, Chen Chien-jen, ha incontrato il papa domenica 14 ottobre, invitandolo a compiere il viaggio apostolico. Papa Francesco ha detto che avrebbe pregato per l'isola ma non ha fornito una data per un'eventuale visita.

Chen ha sottolineato che l'accordo tra il Vaticano e la Cina comunista non ha comportato un fratture diplomatiche e non ha influenzato l'amicizia tra Taiwan e il Vaticano. "Esortiamo tutti a non interpretare eccessivamente e preoccuparsi di questi accordi", ha dichiarato Chen.

La Cina rivendica Taiwan mentre l'isola ha relazioni diplomatiche solo con 17 paesi in tutto il mondo (soprattutto dell'America centrale e del Pacifico), anche se molti altri stati mantengono legami non ufficiali attraverso uffici di rappresentanza e istituzioni che funzionano di fatto come ambasciate e consolati. Il Vaticano è l'ultimo alleato diplomatico della Cina isolana in Europa, per questo il governo di Taipei, che guida le isole di Formosa, Pescadores, Quemoy e Matsu, intende mantenere ottimi rapporti con la sede apostolica.

Anche se il Vaticano ha comunicato che l'accordo con la Cina continentale non è un affare politico, alcuni funzionari di taiwanesi si preoccupano delle conseguenze che potrebbe sorgere dagli accordi, considerati un preludio verso lo stabilimento di relazioni diplomatiche con Pechino.

Il governo di Taipei ha accusato la Cina di usare la "diplomazia del dollaro" e il "bullismo di stato" per attirare nuovi alleati, ma Pechino ha negato. Tuttavia, proprio in questo 2018, ex alleati di Taipei, come El Salvador, Panama, il Burkina Faso e la Repubblica Dominicana hanno dirottato i loro legami diplomatici dall'isola verso Pechino.

L'obiettivo della Cina di Xi Jinping è ormai chiarissimo: annettere Taiwan, come ha già fatto con Hong Kong e Macao.

Ma la questione è particolarmente complessa perchè l'isola è un alleato importante degli Stati Uniti e l'amministrazione Trump è particolarmente vicina al governo di Taipei. Inoltre, a differenza di Hong Kong, l'antica Formosa è ben armata e in grado di difendersi anche da eventuali aggressioni di Pechino.

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