Diventato un uomo da 12 anni, il 39enne transgender Reuben Sharpe, un tempo donna, ha deciso di intraprendere una gravidanza e grazie ai traguardi raggiunti dalla scienza ci è riuscito, dando alla luce la piccola Jamie. La storia arriva dall'Inghilterra, per la precisione da Brighton, nel Sussex, dove Reuben vive con il suo compagno, Jay.
Reuben ha cominciato la sua transizione nel 2007, quando ha iniziato una cura a base di testosterone. Jay, 28 anni, si definisce invece un “non-binario”, ossia non si riconosce come donna né come uomo. Tempo addietro, ha infatti affrontato addirittura un intervento per rimuovere completamente il seno.
Dopo essersi incontrati in un pub di Brighton, i due hanno cominciato a frequentarsi, fino a diventare una coppia. Poi, il desiderio di avere un figlio.
“Non è che volessi disperatamente vivere l'esperienza del parto o della gravidanza, ma volevo un figlio ed avevo la possibilità di farlo”, ha chiarito il 39enne, intervistato dal “Mirror”. Reuben, che aveva ancora utero ed ovaie nonostante la transizione, ha quindi potuto intraprendere un percorso per affrontare una vera e propria gravidanza, costantemente seguito dal suo medico di fiducia, anch'egli transgender. Sospeso il testosterone, ha quindi cominciato una terapia per la fertilità, arrivando a produrre nuovamente degli ovuli dopo un'attesa durata anni. “Mi sono svegliato la mattina dopo e il mio ciclo mestruale era iniziato per la prima volta in sei anni”, ha raccontato Reuben. “È stato un tale sollievo. Sapevo che era l'inizio di qualcosa che desideravo tanto”.
Una volta ottenuti degli ovuli fertili, Reuben e Jay hanno quindi dovuto cercare un donatore di sperma. A rispondere al loro appello su Facebook, una donna trans ancora in grado di produrre spermatozoi.
L'intervento è stato quindi eseguito in una clinica privata. Sono stati necessari tre tentativi perché uno degli ovuli del 39enne venisse fecondato. Un trattamento costato ben 6mila sterline, che la coppia ha ottenuto grazie anche alle donazioni arrivate su una loro pagina aperta su “GoFundMe”.
Infine, la tanto agognata gravidanza, un percorso non privo di dolore. “Andavamo agli appuntamenti per i controlli medici, a volte venivamo trattati come celebrità”, spiega Reuben.“Ci sentivamo a disagio, e ci rendeva tristi, perché stava accadendo in un momento importante, quando noi stavamo per vedere il nostro bambino. Entrambi volevamo solo vivere un'esperienza normale. Ho trovato frustrante il fatto che le persone non chiedessero semplicemente il mio genere o non lo usassero. Sembro un uomo, ho la barba. Le persone hanno posto domande molto personali sulle parti del mio corpo e su come avrei partorito. Il parto non è una cosa transessuale. Anche le donne partoriscono in modi diversi”.
Dopo le difficoltà, il parto, avvenuto tre mesi fa al Royal Sussex County Hospital di Brighton. La piccola Jamie ha festeggiato il primo Natale con la sua famiglia.
“Ci sono voluti sei anni per arrivare così lontano, ma ora abbiamo fra le braccia il nostro bambino e questo era
l'obiettivo finale. Finalmente mi sento completo”, ha affermato Reuben. “Non credo che la gravidanza sia la migliore esperienza femminile, ma non mi ha provato come uomo”, ha aggiunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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