“Il Super Hornet della Boeing è il mio aereo preferito, è un'opera d'arte". E’ quanto ha affermato il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante una tavola rotonda organizzata presso gli impianti della Boeing a St. Louis.
"Se non producessimo i migliori prodotti non chiederei di acquistarli, ma realizziamo di gran lunga i caccia più potenti del mondo. Abbiamo intenzione di acquistare 24 nuovi F-18 nella sua ultima incredibile versione a bassa visibilità che l’opinione pubblica ignora”.
Trump era affiancato dal Segretario del Tesoro Steven Mnuchin e dal CEO della Boeing Dennis Muilenburg. Sullo sfondo dei tre un F-15 Eagle ed un F-18 Super Hornet.
“Il talento di coloro che lavorano sull’Hornet ha permesso all’F-18 di evolversi in diverse varianti. E' bellissimo da vedere. Continuo a dire ai nostri alleati di acquistare prodotti americani. Se non producessimo i migliori prodotti al mondo non consigliere loro di farlo. La Marina e Boeing stanno attualmente negoziando per estendere la vita delle cellule in servizio ed implementare componenti a bassa osservabilità sugli F-18. Forse otterremo un buon prezzo altrimenti compreremo da qualcun altro ma sempre negli Stati Uniti, giusto?”.
Immediata la risposta del CEO della Boeing: “Troveremo un accordo”.
Dopo un tragico incidente che coinvolse un F / A-18 della US Navy presso la Naval Air Station Fallon, Nevada, nell’agosto del 2016, Trump criticò aspramente l’Hornet in un'intervista al Washington Post.
“Un altro incidente? È terribile, strutturalmente non mi è mai piaciuto quell'aereo”. Poche ore fa lo stesso velivolo è stato definito dal Presidente Usa “a work of art”, un’opera d’arte.
Le affermazioni di Trump vanno contestualizzate ed interpretate partendo dal presupposto che l’Hornet non potrà mai eguagliare le medesime capacità progettuali dell’F-35. Fin dallo scorso dicembre (ma il suo staff ha vagliato proposte durante l’intera campagna elettorale), Trump suggeriva una variante della cellula del Super Hornet in grado di svolgere molte delle missioni dell’F-35 ad un prezzo ragionevole.
Super Hornet, alternativa a buon mercato dell’F-35 ?
Per alcuni aspetti si, per altri no
Gli Stati Uniti dovrebbero acquistare 1763 F-35A per l’Air Force, 353 F-35B e 67 F-35C per il Corpo dei Marine e 260 F-35C per la US Navy. La Marina degli Stati Uniti, a differenza del Corpo dei Marine e relative undici navi da assalto anfibio e dell’Air Force (F-15 Silent Eagle?), potrebbe ancora sacrificare in parte o in toto l’intera fornitura di 260 F-35C a favore degli Hornet.
Il decimo lotto F-35 (LRIP 10) in low-rate initial production comprende 90 aerei: 55 per le forze armate statunitensi (44 F-35A per l’Air Force, 9 F-35B per il Corpo dei Marine, 2 F-35C per l’US Navy) e 35 per i partner internazionali. Rispetto al precedente lotto, il prezzo unitario delle tre varianti si è ridotto. Con il lotto numero 10, il prezzo di un F-35A è pari a 94,6 milioni di dollari, con una riduzione del 7,3% rispetto al precedente lotto. 122 milioni ed 800 mila dollari per la versione B, con una riduzione del 6,7% rispetto al lotto 9. Il costo di un F-35C, infine, è di 121 milioni ed 800 mila dollari, con riduzione del 7,9% rispetto al Lotto 9. Aumentando il tasso di produzione, il prezzo dell’F-35 continuerà a diminuire. Lockheed stima un costo unitario di 80/85 milioni di dollari entro il 2020 con 35 mila ore di lavoro. Attualmente, il Dipartimento della Difesa è in trattative con Lockheed Martin per l’acquisizione dell’undicesimo lotto.
Poche ore fa il Naval Air Systems Command dell’US Navy ha accordato 1,46 miliardi di dollari a Lockheed Martin per la produzione iniziale a bassa velocità (LRIP) dei lotti 13 e 14. Il contratto di acquisizione anticipata della Marina USA finanzia l'acquisizione dei componenti per la produzione di 145 F-35 per gli Stati Uniti ed i clienti stranieri.
Perchè 24 Super Hornet?
24 velivoli è il numero minimo stimato da Boeing per mantenere aperta la linea F-18. Rappresenta un tasso di produzione minimo per sostenere economicamente gli impianti della Boeing di St. Louis e l’intero programma di approvvigionamento del programma F-18. Lo scorso aprile, la US Navy ha assegnato a General Electric (GE) un contratto da 114,8 milioni di dollari per installare nuovi e più potenti motori sui suoi velivoli F-A-18 Super Hornet e EA-18G Growler. I Super Hornet F / A-18E / F, grazie al programma di estensione delle cellule della Marina, dovrebbero restare in servizio fino al 2040 così da garantire una graduale integrazione dell’F/A-XX. Per l'amministrazione Obama il programma Hornet andava chiuso. Nel bilancio 2017 la Us Navy chiese fondi per due soli Super Hornet ed altri quattordici nel 2018. A partire dal 2019 la Marina avrebbe dovuto stornare i fondi per la nuova flotta F-35C. Tale iter è stato stravolto dall’amministrazione Trump per un nuovo programma di acquisizione rivolto al Super Hornet Block III. Boeing stima un possibile ordine di 150 Super Hornet e 30 Growler entro il 2030.
F-35C Vs Super Hornet Block III
La Marina degli Stati Uniti necessita di un vettore a lungo raggio, non di un caccia tattico. Non è certamente un mistero. Diversamente dal Corpo dei Marine che struttura la sua componente aerea sulla capacità di decollo corto ed atterraggio verticale dell’F-35B, la US Navy preferirebbe il Super Hornet per svariati motivi. La manutenzione del rivestimento stealth ad esempio. E’ una faccenda alquanto complessa, ma necessaria e costante pena il deterioramento delle capacità. Interventi per l'F-35C che dovrebbero continuare anche in mare. Per prestazioni della cellula ed efficienza dei costi nel processo finale, il Super Hornet aggirerebbe tali sfide. E’ senza dubbio vero che il Super Hornet Block III potrebbe eseguire la maggior parte delle missioni immaginate per l'F-35C, ad eccezione delle penetrazione stealth in territorio nemico ed il conseguente rilascio dei sistemi d’arma progettati per azioni furtive.
Questo è un punto essenziale
I Super Hornet Block III potrebbero fornire alla Marina delle nuove capacità contro minacce di livello medio-alto. Anche se venissero ottimizzati per la bassa osservabilità, i Super Hornet non sarebbero in grado di sopravvivere contro una rete di difesa aerea stratificata ed integrata di ultima generazione. Capacità riconosciuta all'F-35C, concepito come piattaforma tattica stealth.
Advanced Super Hornet
Con la fine del programma A-12 Avenger II ed ritiro del servizio dell’F-14 Tomcat, una piattaforma missilistica per i Phoenix, la Marina iniziò ad imbarcare gli F/A-18 Hornet, originariamente concepiti come caccia per il combattimento manovrato e da attacco leggero. Il nuovo velivolo Block III è una proposta più modesta rispetto all'Advanced Super Hornet presentato nel 2013. L'Advanced Super Hornet è un caccia semi stealth (sarebbe meglio definirlo con accorgimenti per la riduzione della sezione equivalente radar) totalmente diverso da quello che effettuò il suo primo volo nel novembre del 1978. E’ stato riprogettato per estendere l’autonomia con i nuovi Conformal Fuel Tanks per un raggio superiore alle 700 miglia nautiche ed armato con l’Enclosed Weapons Pod, pod a bassa osservabilità per trasportare internamente le armi. La riduzione della firma radar dell'Advanced Super Hornet è del 50 per cento in meno rispetto alla variante Super Hornet Block III. Il Super Hornet Block III presenta migliorie nell’apparato propulsivo con i General Electric F414-440 che aumentano la spinta del 20 per cento. Implementa la Spherical Missile Warning Capability, che conferisce piena capacità di allerta missilistica, cockpit di ultima generazione, radar Aesa ed un sistema interno di ricerca ad infrarossi IRST.
Il Super Hornet non potrà mai competere con il disegno stealth dell’F-35: non è fisicamente possibile perché sono specifiche ben definite nel progetto iniziale. La componente a bassa osservabilità è considerata determinante nei futuri scenari operativi dominati da radar a bassa frequenza in grado di rilevare i vettori stealth. L’APG-81 della Northrop Grumman che equipaggia l’F-35 assicura una formidabile capacità di attacco elettronico. E’ quindi corretto affermare che sarà il binomio stealth/ guerra elettronica a riscrivere gli scenari A2 / AD. Basti pensare che la riduzione della proiezione imbarcata Usa è coincisa con l’entrata in servizio dei moderni asset Anti-Access/Area Denial ed i sistemi d’arma con un raggio d’azione superiore alle mille miglia nautiche. L'F / A-18E / F, equipaggiato con il radar AESA della Raytheon AN / APG-79, contromisure elettroniche integrate AN / ALQ-214 e ricerca a infrarossi Lockheed Martin AN / ASG-34, non sarà mai un aereo stealth, ma potrebbe offrire una soluzione meno costosa per l'80 per cento delle missioni della Marina americana. Il Super Hornet Block III potrebbe svolgere la maggior parte delle missioni immaginate per l'F-35C tranne quelle concepite per la penetrazione a bassa osservabilità in ambienti ostili. In ogni caso gli accorgimenti a bassa osservabilità del Super Hornet Block III sono nettamente inferiori a quelli previsti per Advanced Super Hornet.
La Marina degli Stati Uniti è proiettata al futuro ed al suo caccia di nuova generazione, questa volta sviluppato soltanto per l’US Navy. La piattaforma a lungo raggio F/A-XX dovrebbe volare tra 15/20 anni. Una riconversione del programma di acquisizione per la Marina potrebbe ridistribuire i fondi tra le piattaforme di fascia bassa (F-18) ed alta (F-35).
Ripristinare l’intercettazione a lungo raggio
Con la caduta dell’Unione Sovietica e la fine della Guerra Fredda, il Pentagono iniziò il graduale ritiro degli intercettori a lungo raggio. La minaccia dei bombardieri sovietici in rotta verso il territorio americano era ormai ritenuta conclusa così come quella specifica capacità di intercettazione garantita dal binomio Tomcat/Phoenix. Dal ritiro del Tomcat avvenuto nel 2006, la Marina si ritrovò senza un intercettore in grado di trasportare missili da crociera a lungo raggio. Negli ultimi anni la portata della minaccia è cambiata radicalmente con l'espansione delle operazioni sovietiche e l’introduzione dei bombardieri strategici Badger H-6K (il B-52 cinese).
Un Super Hornet Block II con tre serbatoi esterni in configurazione a lungo raggio, armato cioè con 6 AIM-120D, ha un raggio di combattimento effettivo di circa 650 km. Si tratta di una capacità inferiore garantita dalla combinazione Tomcat / Phoenix degli anni '90. In un Super Hornet un Block II le stazioni 4, 6 e 8 sono normalmente occupate dai serbatoi esterni.
Il Conformal Fuel Tank è un serbatoio esterno a bassa resistenza che conferisce maggiore autonomia al Super Hornet Block III. Un Super Hornet Block III in configurazione a lungo raggio sarebbe armato con 4 missili SM-6 Dual II, 6 AIM-120D, due AIM-9 Sidewinder e con la possibilità di un ulteriore serbatoio di carburante esterno sulla stazione d’arma 6. Il CFT è stato progettato per sostituire i due serbatoi esterni attualmente utilizzati su quasi tutti gli F-18, liberando due piloni alari pari a quattro stazioni d’arma (la 4 e la 8) per il missile SM-6 Dual II in via di sviluppo. Il sistema d’arma è in grado di ingaggiare bersagli aerei e di superficie una distanza di 220 km e può armare le quattro stazioni alari. Il predecessore dell'SM-6, l'SM-1, è stato modificato in modo simile da SAM navale a configurazione da trasporto aereo. Un Super Hornet Block III potrebbe trasportarte fino ad un massimo di otto missili SM-6 Dual II a lungo raggio sulle stazioni d’arma 3, 4, 8 e 9.
L'SM-6
incrementerebbe le capacità antinave del Super Hornet rispetto all’Harpoon. Sebbene meno potente del subsonico AGM-84, l’SM-6 garantisce maggiore autonomia ed una superiore capacità cinetica grazie alla sua velocità finale di Mach 4.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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