Donald Trump apre il dialogo con la Siria e con il suo presidente Bashar al Assad. "Sto cercando dei partner internazionali e sto guardando con attenzione ad Assad. Sono ottimista sul suo operato, perché gli accordi e i patti vengono fatti dalle persone e guardando ad Assad penso: forse è meglio lui delle persone con cui avevamo deciso inizialmente di dialogare, perché queste persone non sappiamo neanche chi siano".
Il riferimento è ai cosiddetti 'ribelli moderati' che l'amministrazione americana aveva deciso di appoggiare inizialmente in funzione anti-Assad. Ribelli che poi si sono rilevati essere dei terroristi. Il candidato repubblicano alle elezioni presidenziali americane si dice disposto a parlare con il regime siriano piuttosto che con i suoi oppositori. In un discorso elettorale di fronte ad una nutrita platea Trump ha usato toni drastici e accattivamnti, per conquistare il pubblico:"Assad è uno str..zo, ma sta combattendo l'Isis" ha urlato, continuando poi affermando che se fosse presidente gli Stati Uniti appoggerebbero la campagna anti terroristica condotta dalla Russia.
"Sto dalla parte di Putin quando dice di voler combattere l'Isis. Lui vuole tenere i terroristi fuori dalla Russia, per questo gli va riconosciuto di essere diventato molto attivo nella lotta al terrorismo. Credo stia facendo la cosa migliore. Stiamo perdendo il controllo del Medio Oriente e con l'attuale leadership stiamo arretrando sempre di più.
Se Putin vincesse la guerra in Siria insieme alle truppe di Assad prenderebbe di fatto il controllo del Paese. Non è un problema, anche gli Stati Uniti potrebbero avere il loro spazio nella ricostruzione della nazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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