Sarebbe di molti morti il bilancio dello speronamento di un barcone di profughi da parte di una nave da guerra nelle acque tunisine, ha comunicato stamattina il ministero dell'Interno di Tunisi. "Forse quasi 30 le vittime dell'incidente avvenuto tra Tunisia e Italia. Salvati oltre 40 migranti. Recuperati 8 cadaveri, si temono 20 dispersi". Lo scrive su twitter Flavio Di Giacomo, portavoce dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), secondo cui a bordo dell'imbarcazione che si è scontrata con una nave tunisina c'erano "70/80 persone".
A confermare la notizia anche Sky tg24 e il quotidiano di Napoli Il Mattino. Secondo le prime ricostruzioni il barcone carico di migranti trasportava almeno 70 persone quando sarebbe stato speronato, forse accidentalmente, da una nave da guerra di nazionalità tunisina. Lo scontro sarebbe avvenuto nella zona Sar (Search and rescue, ndr) di competenza di Malta. Ai soccorsi partecipano anche unità militari italiane.
Nelle ore precedenti, del resto, le forze dell'ordine tunisine hanno fermato almeno cinque giovani fra i 15 e i 25 anni che stavano raggiungendo in auto le isole Kerkennah, da dove partono molte "barche fantasme" dirette verso le coste siciliane. Il ministero degli Interni del Paese nordafricano ha reso noto con una nota che ai giovani sono stati sequestrati almeno 8900 denari, con cui evidentemente intendevano pagare il viaggio e forse affrontare le prime spese una volta giunti in Europa.
In un'altra operazione parallela sono stati arrestati altri 12 giovani in
procinto di salpare dalle spiagge di Sidi Mansour, nei dintorni di Sfax, con l'accusa di tentata emigrazione clandestina. Anche in questo caso sono stati sequestrati loro almeno 12mila dinari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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