Non accennano a placarsi le violenze in Turchia. Questo pomeriggio il vicesindaco di Sisli, uno dei Comuni che formano la grande Istanbul, è stato ucciso da un uomo che si è introdotto nel suo ufficio e gli ha sparato con una pistola ferendolo alla testa.
L'uomo, che risponde al nome di Cemil Candas, è stato ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Poi purtroppo per lui non c'è stato nulla da fare. Candas faceva parte del partito socialdemocratico Chp, all'opposizione di governo ma solidale con l'esecutivo in carica nelle ore critiche del golpe. Non è ancora chiaro se e come l'omicidio sia collegato al fallito golpe di venerdì notte. L'attacco è stato condannato da tutti i partiti politici.
Dipendenti pubblici richiamati in servizio
Nel frattempo il governo ha fatto sapere, con un ordine pubblicato sulla gazzetta ufficiale, che tutte le ferie sono sospese per i tre milioni di dipendenti pubblici del Paese. Gli statali che si trovassero attualmente in ferie dovranno tornare al proprio posto di lavoro il prima possibile. Contemporaneamente a tutti loro è stato almeno temporaneamente vietato l'espatrio.
Le purghe nell'esercito e nella magistratura
Nella giornata di oggi il ministero degli Interni ha comunicato il licenziamento di oltre novemila dipendenti considerati non allineati alla linea dell'esecutivo: si tratta in gran parte di appartenenti alle forze dell'ordine.
Nei giorni scorsi, però, le
purghe volute dal presidente della Turchia Recep Tayipp Erdogan avevano colpito anche i ranghi delle forze armate e le fila della magistratura: le ultime istituzioni ancora non del tutto asservite al potere dell'esecutivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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