Smembrato con sega elettrica: l'omicidio horror a New York

L'inventore di una celebre startup nigeriana era sparito da oltre un giorno: a fare la macabra scoperta la sorella della vittima

Smembrato con sega elettrica: l'omicidio horror a New York

Raccapricciante scoperta effettuata martedì pomeriggio dalla polizia di New York all'interno di un appartamento di lusso sito in uno stabile del Lower East Side di Manhattan.

Il corpo della vittima, il 33enne Fahim Saleh, ricchissimo imprenditore bengalese fondatore della startup per motociclisti “Gokada” con sede in Nigeria, è stato letteralmente fatto a pezzi dal suo assassino, tuttora ricercato dalle locali forze dell'ordine.

Sarebbe stata la sorella dell'uomo, allarmata per il fatto che quest'ultimo era improvvisamente sparito senza più rispondere neppure al telefono per un'intera giornata, la prima a trovarsi dinanzi alla terribile scena del crimine raggiungendo la sua abitazione intorno alle ore 15:30. Il cadavere era stato decapitato e privato degli arti mediante l'utilizzo di una sega elettrica, trovata ancora collegata alla presa sia dalla donna che dagli investigatori, giunti immediatamente sul posto dopo aver ricevuto la segnalazione dell'omicidio.

La testa, le braccia e le gambe di Saleh sono state invece rinvenute in un'altra stanza, all'interno di sacchi di plastica di grandi dimensioni, nei quali l'assassino stava disponendo le parti del corpo della vittima verosimilmente per portarle via in modo più agevole e per ripulire la scena del crimine. In effetti, come riferito da un funzionario della polizia di New York è parso evidente fin da subito agli inquirenti il fatto che l'autore dell'efferato crimine si stesse adoperando per far sparire ogni traccia di sé dall'abitazione. E che probabilmente, ma ciò non è ancora stato definito con certezza dagli investigatori ancora al lavoro, fosse ancora impegnato a farlo anche nel momento in cui è sopraggiunta la sorella di Saleh. Se l'omicida fosse stato costretto, come sembra, ad interrompersi bruscamente, allora è plausibile che abbia messo in atto la fuga dal luogo abbandonandolo da un'uscita secondaria.

Grazie alle immagini riprese da una videocamera di sorveglianza, gli inquirenti possono avere qualche preziosa informazione in più su quanto accaduto nelle ore precedenti la morte di Saleh. Secondo quanto riferito dagli uomini della polizia di New York, il 33enne sarebbe entrato all'interno del proprio appartamento, seguito da quello che sarebbe diventato il suo assassino. Si tratta comunque di un uomo non riconoscibile, dal momento che indossava un paio di occhiali scuri ed una mascherina nera. Nelle immagini, come riferito sempre dagli inquirenti, quando le porte dell'ascensore si aprono, Saleh entra all'interno della sua abitazione, ma viene subito raggiunto dal secondo uomo, con cui inizia una violenta colluttazione.

La stessa videocamera di sicurezza riprenderà, il giorno successivo, anche le immagini dell'arrivo sul posto della sorella della vittima.

Ancora nessuna notizia da parte del medico legale per ciò che riguarda invece le esatte cause della morte del 33enne.

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