Keir Starmer vince le primarie: è lui il nuovo anti-Johnson

Con il 56% delle preferenze, Keir Starmer ha vinto le primarie del Partito Laborista. Prima il confronto con il Covid-19, poi la sfida a Johnson

Keir Starmer vince le primarie: è lui il nuovo anti-Johnson

Keir Starmer è il nuovo leader del Partito Laborista. La notizia dell'elezione nuovo vertice partitico, che è un centrista, è arrivata poco fa.

I progressisti del Regno Unito hanno così trovato l'uomo che sarà chiamato a succedere a Jeremy Corbyn, che di certo in questi anni non si è contraddistinto per i risultati ottenuti nelle varie competizioni: Theresa May prima e Boris Johnson dopo hanno fatto sì che i conservatori prevalessero sulla leadership di Corbyn.

Starmer ha deciso di in campo nel corso di una fase complessa: la Gran Bretagna deve affrontare l'emergenza dovuta al Covid-19. C'è la necessità che le condizioni eccezionali che tutti gli Stati sono costretti ad affrontare vengano condivise dalle forze partitiche. E infatti Starmer, come ripercorso dall'agenzia Nova, è stato chiaro sin da subito sul da farsi nel breve, dichiarando che: "Il nostro obiettivo (quello dei laboristi, ndr) è lo stesso dell'esecutivo, salvare le vite e proteggere il nostro paese". Sarà un'opposizione tenue, insomma, ma non è detto che tutte le decisioni prese dal primo ministro vengano avallate senza colpo ferire da chi siede tra gli scranni della minoranza parlamentare, anzi.

Tutti i progressisti occidentali si stanno ponendo più o meno la stessa domanda: per risalire la china elettorale è meglio accelerare sul centro della scacchiera o spostarsi con decisione verso la sinistra del campo? La sfida tra Joe Biden e Bernie Sander rappresenta forse il principale elemento, lo spartiacque, in grado di definire il futuro del centrosinistra in Occidente. Keir Starmer, dal canto suo, è sempre stato contrario alla Brexit, tanto da domandare più volte l'organizzazione di un secondo referendum ma, come ricordato dall'Adnkronos, si vanta pure di essere uno strenuo difensore della "working class".

Tornando al paragone con gli Stati Uniti d'Europa, quindi, vale la pena sottolineare come Starmer sia più simile a Biden che a Sanders.

Il nuovo leader della sinistra britannica è stato eletto col 56% dei consensi degli iscritti al partito. Superata la pandemia, dovrà impensierire, se ci riuscirà, Boris Johnson e la sua visione del mondo, che gli elettori britannici hanno premiato pochi mesi fa.

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