La voce circolava da tempo: i servizi segreti tedeschi stavano monitorando attentamente Alternative für Deutschland (Afd), il partito dell'ultradestra tedesco che, alle ultime elezioni, ha registrato un'imponte avanzata. Come riporta Il Corriere, da ieri il partito "è ufficialmente nel mirino dell' Ufficio della Difesa per la difesa della Costituzione, i servizi civili tedeschi, che vogliono verificare se le sue posizioni politiche e le dichiarazioni dei suoi leader giustifichino l' apertura di una indagine a tappeto sul partito di estrema destra, con uso di intercettazioni telefoniche, raccolta di dati personali e l' uso di agenti sotto copertura".
L'annuncio è stato dato ieri dal capo dei servizi segreti, Thomas Haldenweg, che ora dovrà verificare se il partito abbia o meno tratti di incostituzionalità. "Abbiamo prime indicazioni che le politiche di AfD violino l' ordine costituzionale democratico", ha spiegato il responsabile degli 007. "Non ci sono ancora elementi sufficienti", ha però precisato Haldenweg.
A preoccupare maggiormente l'intelligence è il movimento giovanile, Junge Alternative, e il suo leader, Bjoern Hoecke. Quest'ultimo in passato si è reso protagonista di alcune dichiarazioni choc, come quella sul memoriale dell'Olocausto, definito un "monumento alla vergogna". Solamente ieri, Hoecke è stato condannato per aver chiamato "piccolo mezzo negro" il figlio di Boris Becker, Noah.
La mossa dell'intelligence ha, come prevedibile, fatto infuriare i leader del partito. Il co-presidente del gruppo parlamentare di AfD, Alexander Gauland, ha detto: "Consideriamo questa decisione sbagliata".
Alice Weidel ha invece denunciato la "pressione politica" esercitata sui servizi, evidenziando che un'operazione simile non sarebbe stata possibile se alla guida degli 007 ci fosse ancora stato Hans George Maassen, silurato in fretta e furia da Angela Merkel dopo i disordini di Chemnitz.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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