"Un'ossessione...". La verità su Putin e sulla Nato

La Bonino smonta la narrazione russa: "La Nato non è mai stata una minaccia". E spiega: "Anche se un Paese dell'Alleanza viene colpito è difficile intervenire"

"Un'ossessione...". La verità su Putin e sulla Nato

"Nessun nuovo paese Nato ha mai rappresentato un pericolo per Putin, salvo che nelle sue ossessioni". Il giudizio di Emma Bonino in merito a quanto accaduto in Ucraina è chiaro e lampante. C'è chi ha parzialmente giustificato le ragioni di Vladimir Putin puntando il dito contro l'espansione verso la Russia dell'Alleanza Atlantica. Ma questo ragionamento viene rigettato in toto dall'ex ministra, che nel corso di un'intervista a Qn ha spiegato la propria posizione.

"Aggressione ingiustificata"

Bonino rigetta chi, in parte, spiega l'intervento militare russo in Ucraina dando colpe alla Nato. "Putin si è ripreso di fatto la Bielorussia", ha sottolineato. "Chi è che si espande verso chi?", si è quindi domandata proseguendo nel suo ragionamento. Partendo da qui, dunque, secondo la senatrice di Più Europa, "dire che 'l'Ucraina un pò se l'è cercatà ricorda la frase troppo spesso usata sulle donne: si colpevolizza la vittima per giustificare la prevaricazione violenta".

A chi le chiede se Europa e Nato hanno fin qui fatto abbastanza, Bonino fornisce una spiegazione abbastanza approfondita. "In questi contesti, abbastanza sarebbe fermare immediatamente l'aggressione militare russa. Ma l'Ue ha reagito con compattezza e decisioni straordinarie, impensabili fino a pochi anni fa: sanzioni contro la Russia, invio di armi in Ucraina, accoglienza dei profughi con l'attivazione della direttiva 55 come chiediamo da tempo", ha affermato.

Bonino, sempre in merito all'operazione russa in Ucraina, ha quindi parlato di "aggressione immotivata" e sottolineato come sia necessario supportare chi subisce questa aggressione. "Si deve stare dalla parte di chi subisce un'aggressione immotivata", ha ribadito. "Ovviamente nessuno è contro i russi: non dobbiamo sconfiggere la Russia, ma Putin", ha chiarito ancora Bonino.

Un intervento non scontato

L'ex ministra è poi passata a parlare della Nato, in particolare del rischio che la Russia possa colpire un Paese appartenente all'Alleanza atlantica e far scoppiare così un conflitto su larga scala coinvolgendo altri Paesi. Secondo Bonino, tuttavia, un intervento della Nato, anche qualora venisse colpito un Paese dell'Alleanza, non è così scontato.

"Solo se per esempio l'artiglieria russa sbagliasse di qualche chilometro e toccasse la Polonia", ha spiegato, "Varsavia potrebbe chiedere l'intervento dell'Alleanza". Ma "secondo l'articolo 5 del Trattato Nato, ogni Paese resterebbe comunque libero di decidere le azioni che ritiene più opportune", ha chiarito. A Bonino, insomma, pare "difficile che qualcuno sia disposto a mandare l'esercito in Ucraina, un Paese due volte l'Italia".

Il peso delle sanzioni

Nei giorni scorsi Bonino ha parlato delle sanzioni economiche attuate dall'Unione europea e dagli Stati Uniti, oltre che qualche altro Paese, all'indirizzo della Russia. L'ex ministra, pur riconoscendo il mordente di queste sanzioni, ha fatto capire che, di riflesso, scuoteranno anche l'Occidente, Italia compresa.

"Le sanzioni morderanno un bel po’. Ma morderanno anche di riflesso noi e l’Italia", ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano la stessa Bonino, alludendo a un "percorso" da affrontare.

"Bisogna prepararsi ad un percorso, abbastanza lungo, ed essere pronti a fare qualche sacrificio e a non cominciare tra poche settimane a dire no, si, forse. Tenuto contro che i nostri interlocutori sono gli ucraini che sono bombardati", ha concluso l'ex ministra.

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