Chuck Hagel si dimette dalla guida del Pentagono. A chiedergli di farsi da parte, come scrive il New York Times, sarebbe stato il presidente Obama. Ma perché questo repubblicano "prestato" all'amministrazione Obama viene mandato a casa? Alla base della decisione di sarebbero alcuni dissidi con lo staff della Sicurezza nazionale. In altre parole Obama è arrivato alla conclusione che Hagel non fosse in grado di affrontare con la necessaria durezza la minaccia dell'Isis. E che tale minaccia è diventata ancor più grande proprio perché all'inizio è stata, colpevolmente, sottovalutata. Obama darà l'annuncio delle dimissioni del capo del Pentagono nel giardino delle rose della Casa Bianca. Dall’amministrazione cercano di indorare la pillola affermando che non si tratta di un licenziamento ma che, molto più semplicemente, ma che serviva un cambio alla guida della Difesa. La sostanza, però, non cambia. Se Obama fosse stato contento di certo non avrebbe mai cambiato il capo della Difesa.
La fonte della Casa Bianca citata dal New York Times sottolinea che a chiedere le dimissioni del segretario alla difesa Hagel sarebbe stato lo stesso presidente, dopo numerosi incomprensioni sulla strategia da portare avanti nella lotta all’Isis in Iraq e soprattutto in Siria. Per il Nyt è la prima testa che rotola dopo il voto di midterm, che ha consegnato il controllo del Congresso ai repubblicani. Ma se è così, come sembra, vuol dire soprattutto una cosa: ai repubblicani non andava bene (o non è mai andata bene) la gestione di Hagel.
E così Obama, per togliersi dall'impiccio, non ci ha pensato troppo e ha messo alla porta l'ex senatore del Nebraska. Vedremo chi arriverà al suo posto. Hagel era in carica dall'inizio del 2013, quando Obama lo aveva nominato per succedere a Leon Panetta.
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