Chiuderà il 31 dicembre, dopo 11 anni e 10 milioni di visitatori, il Newseum, il celebre "museo delle notizie" di Washington. l'edificio è stato venduto per 372,5 milioni di dollari alla Johns Hopkins University, che intende razionalizzare i suoi spazi universitari a Washington e raggrupparli sotto lo stesso tetto. "Sappiamo che i visitatori adorano il Newseum - si legge nel comunicato stampa diffuso dal museo -ma ha lottato finanziariamente per diversi anni e continuare a operare nella nostra posizione attuale si è rivelato insostenibile. Nel gennaio 2019, abbiamo annunciato un accordo per vendere l'edificio del Newseum situato sulla storica Pennsylvania Avenue alla Johns Hopkins University, una delle principali istituzioni accademiche, che utilizzerà la struttura per i suoi programmi di laurea basati a Washington".
Il Forum sulla libertà, prosegue la nota, ideatore e finanziatore primario del Newseum, rimane impegnato nel continuare "la sua missione di sostenere le cinque libertà del Primo Emendamento e nel sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di una stampa libera ed equa". Questi sforzi educativi, si legge, "sono necessari ora più che mai e quel lavoro critico continuerà online e attraverso programmi pubblici a Washington, Dc e in tutto il Paese". "Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto", ha dichiarato all'Associated Press Sonya Gavankar, direttore uscente alle pubbliche relazioni. "Abbiamo cambiato il modello di come i musei svolgono il loro lavoro".
Gavankar attribuisce la chiusura del Newseum a un "mix di fattori", ma uno di questi è sicuramente un tempismo sfortunato. L'apertura del museo ha coinciso con la recessione economica del 2008, che ha colpito molto duramente i giornali e ha causato licenziamenti e chiusure di massa in tutto il settore. Inoltre, il museo doveva competere con diversi musei gratuiti di Washington: un biglietto per il Newseum costa 25 di dollari e l'edificio si trova proprio dall'altra parte della strada rispetto alla National Gallery of Art e a pochi isolati da numerosi musei a entrata libera. "Competere con i musei liberi a Washington è stato difficile", ha ammesso Gavankar.
Oltre a ricordare eventi storici come la Caduta del Muro di Berlino o l'11 settembre, all'interno del museo trova spazio il memoriale di vetro a due piani che onora 2.344 professionisti della stampa - da giornalisti, redattori a fotografi - che hanno perso la vita mentre facevano il loro lavoro dal 1837 ad oggi.
Anche quest'anno, a giugno, sono stati aggiunti altri 21 nomi, tra cui l'editorialista del Washington Post Jamal Khashoggi, ucciso all'interno del consolato saudita a Istanbul il 2 ottobre 2018. Giornalisti morti sul campo spesso per mano di chi considera la libertà di stampa una vera minaccia esistenziale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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