"Non cederemo nulla alla Russia". Zelensky avverte lo Zar

Il presidente ucraino rassicura: "Non abbiamo intenzione di attaccare la Russia. Chiediamo armi a lungo raggio solo per difenderci"

"Non cederemo nulla alla Russia". Zelensky avverte lo Zar

L'Ucraina non ha alcuna intenzione di percorrere la strada di un attacco contro la Russia. Lo ha detto a chiare lettere Volodymyr Zelensky, nel corso di un'intervista pubblicata dall'emittente televisiva Newsmax. Nelle ultime ore sono circolate voci secondo cui Kiev potrebbe ricorrere all'uso di sistemi missilistici Himars, da parte degli Stati Uniti, per colpire obiettivi sul territorio russo. Ma il presidente ucraino ha voluto rassicurare: "Non abbiamo intenzione di attaccare la Russia. Non siamo interessati alla Federazione Russa. Non stiamo combattendo sul loro territorio".

"Non cediamo nulla"

Zelensky ritiene che quella dell'Ucraina sia una posizione da intendere come un vero e proprio "perimetro difensivo" per il mondo intero contro Mosca. Per questo motivo ha voluto sottolineare che Kiev non può piegarsi e cedere nulla: "Non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori".

La motivazione è semplice: i territori hanno valenza di indipendenza e sovranità. Il presidente ucraino ha riconosciuto che con più di qualche territorio "ci sono alcune difficoltà": si tratta di dettagli, di ostacoli che però potrebbero essere discussi "e quelle discussioni sarebbero necessarie per fermare la guerra".

Armi a lungo raggio

Il presidente dell'Ucraina ha ammesso che la situazione, specialmente nell'Est del Paese, è molto difficile: "Stiamo perdendo tra i 60 e i 100 soldati ogni giorno". A ciò si aggiunge una media di circa 500 feriti in combattimento. Il quadro militare si sta facendo sempre più complicato, motivo per cui si continua a chiedere all'Occidente di garantire il sostegno con armi a lungo raggio per cercare di arginare le offensive della Russia.

Zelensky ha sottolineato l'importanza di avere le possibilità di combattere con armi con una portata effettiva fino a 120-140 chilometri, munizioni che possano arrivare fino a 100 chilometri. Però è arrivata la precisazione: gli appelli di Kiev a fornire armi a lungo raggio hanno il solo scopo di proteggere il proprio territorio, non di attaccare Mosca. "Abbiamo un conflitto sul nostro territorio. Sono venuti nel nostro Paese. Vogliamo sbloccare le nostre città", ha specificato il presidente ucraino.

L'attacco a Putin

Non è mancato un attacco frontale nei confronti di Vladimir Putin, definito da Zelensky "il male oscuro". Inoltre ha voluto esprimere una buona dose di ottimismo, mostrandosi certo del fatto che "Dio è dalla nostra parte". L'orrore di Mosca è sotto gli occhi di tutti: nelle ultime ore un attacco aereo russo ha colpito un impianto chimico a Severodonetsk, nell'Ucraina orientale. I residenti sono stati invitati a non uscire di casa o dai propri rifugi a causa dei fumi tossici.

Per il presidente ucraino è "una follia": ha bollato come "semplicemente pazzi" gli attacchi dell'esercito russo in quella zona, vista la

presenza di una produzione chimica su larga scala a Severodonetsk. Fonti locali fanno sapere che sarebbe stato colpito un serbatoio di acido nitrico. Da giorni i russi stanno tentando di conquistare completamente la città.

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