Montezemolo oramai fa politica contro il Cav "Il governo Berlusconi sta sbagliando tutto"

Vent'anni disastrosi, che hanno portato l'Italia "dal centro alla periferia dell'Europa". La dura critica arriva da ItaliaFutura, la fondazione presieduta da Luca Cordero di Montezemolo che in un editoriale sul sito attacca il governo, l'attuale classe politica e il premier dalla credibilità "azzerata". "Festeggiato il 150esimo della propria storia unitaria, l’Italia, il suo sistema produttivo, la sua società si scoprono sempre più fragili e deboli", si legge nell'editoriale, in cui la fondazione accusa il paese ed il suo governo  di dare risposte "difensive e improvvisate. Figlie dell’improvvisazione o dell’emergenza. Comunque domestiche nella concezione e nella comunicazione".

La politica economica Una critica diretta anche (forse soprattutto) alla politica economica, "capace di passare - senza arrossire - dalla frustata liberale di inizio anno all’utilizzo del risparmio postale per operazioni che potrebbero rivelarsi dubbie. E quel che il recente Documento di economia e finanza certifica è che il governo considera questa tendenza irreversibile". Un documento in cui si propongono "cose già viste e sentite più volte negli ultimi quindici anni" invece di "chiedere conto ai suoi colleghi del loro operato (dovrebbe farlo il presidente del consiglio ma di questi tempi il numero risulta sempre occupato)". L’Italia nel corso degli ultimi vent’anni si è allontanata dai luoghi delle decisioni. "Di questo processo fa parte integrante lo spettacolo offerto dalla classe politica nei giorni scorsi, concentrata - tanto per cambiare - su una di quelle piccole norme, disseminate qua e là ad iniziativa di parlamentari zelanti, intese ad incidere sui processi in corso. Una piccola norma, l’ennesima, che ha definitivamente azzerato la residua credibilità di una maggioranza e del suo leader".

Lamentando che la maggioranza non sia altrettanto zelante per scrivere norme a favore dello sviluppo, Italiafutura conclude: "La relativa povertà degli italiani del dopoguerra, associata ad una classe politica selezionata e lungimirante e ad una società civile cosciente del proprio ruolo, si trasformò in una spinta straordinaria verso la crescita di tutto il paese. Non è proprio il caso odierno. Per quanto ancora?".