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Il pm Forleo: «Il boss mafioso si muoveva senza problemi nella sede di via Lombroso»

Ha cercato in tutti i modi di abusare di lei provando ad abbassarne le difese con l’alcol. Poi l’ha aggredita, violentandola e riducendola in fin di vita. Quando sono arrivati i carabinieri hanno trovato la ragazza, una romena di 19 anni, in una pozza di sangue e con le parti intime devastate. Il «mostro», connazionale e coetaneo, era invece sul divano: ha finto di essere ubriaco, ma è stato smascherato dalle analisi.
«Abbiamo bevuto vodka e ricordo poco di quanto è successo» ha tentato di giustificarsi mentre scattavano le manette ai polsi. Nel frattempo la ragazza veniva trasportata a sirene spiegate all’ospedale San Paolo di Milano dove è stata operata d'urgenza. È successo giovedì nel tardo pomeriggio in un appartamento di via Roma a Corsico dove il giovane, finito in carcere per violenza sessuale e lesioni gravissime, vive con la madre e il suo compagno.
I due, che si conoscevano da qualche mese, si erano incontrati al bar, poi lui aveva invitato la ragazza a cena approfittando del fatto che in casa non c’era nessuno. Dopo mangiato era passato alle avance sempre respinte. Così prima ha tentato di ubriacarla poi si è trasformato in bruto facendo scempio con le mani e oggetti vari della sua ospite.
Le urla sono state avvertite dai vicini di casa, nonostante lui avesse messo la radio a tutto volume, che subito hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno trovato la porta chiusa dall'interno; non hanno però dovuto sfondarla perché contemporaneamente è arrivato anche il compagno della madre del violentatore. Una volta dentro ai loro occhi si è presentata una scena da film dell’orrore e subito è stato allertato il 118.

La giovane è finita in ospedale. Per lei, nonostante il delicato intervento ginecologico, le conseguenze saranno gravissime e irreversibili. Il giovane romeno, in Italia con regolare permesso di soggiorno, lavora come operaio in una ditta della zona.

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