No, Casano no. Lo diverte, ma ormai Moratti è passato oltre. Non è più Inter per Cassano. Almeno per ora. Massimo Moratti ieri ha cominciato a tirar le fila di questo inizio di stagione. Problemi di Benitez compresi. «Chiunque può fare paragoni con il passato» e quindi con Josè Mourinho, «ma Benitez saprà superare anche quelli». Ne è convinto il presidente dell'Inter che non vuole stilare indicare obiettivi per i primi cento giorni del suo nuovo allenatore. «Altro che cento giorni, Benitez ha davanti un anno intero e credo che abbia il buon senso, l'intelligenza e la calma per fare bene», ha spiegato Moratti, consapevole che «non si può ordinare ai tifosi di non fare paragoni, ma questa è la realtà e credo che debbano essere ottimisti».
Intanto l'Inter tra poco più di una settimana si presenterà in Champions League da campione d'Europa in carica. «È una bella sensazione, ma non ci deve bloccare - ha osservato Moratti a margine di una manifestazione contro la violenza negli stadi - è una responsabilità normale per giocatori di livello, quindi sarà una sfida bella e difficile». Antonio Cassano? «Giocatore ottimo per la Nazionale, ma per quanto riguarda l'Inter non ci abbiamo pensato». Dichiarazione a margine della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa «La scuola e lo sport contro la violenza». «La Sampdoria è una grande squadra, adesso viene fuori la maturità», ha sottolineato Moratti parlando di Cassano. «Farà certamente bene, è ottimo per la nazionale, per quanto riguarda l'Inter non ci abbiamo pensato. C'è stato un momento quando eravamo con Mancini, se ne parlava ma niente di più che parlarne».
Ma la campagna acquisti non è stata un inno alla novità. «Non so se ho fatto la scelta giusta ma ho fatto quello che mi sembrava meglio: comprare per comprare non mi sembrava il caso. Non sono pessimista e neanche i tifosi devo esserlo.
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