"E' il momento di mettersi in gioco e spendere la propria faccia". Con queste parole il sindaco di Milano Letizia Moratti spiega perché oggi prenderà la tessera del Pdl: una "scelta naturale", maturata in modo "del tutto personale" e che "non limiterà la mia libertà e il mio modo di rapportarmi con gli altri partiti e con le istituzioni". Intervistata dal Corriere della Sera, Moratti parla di "un percorso lungo di riflessione e di analisi", e si dice certa che "aderire a un partito in una fase costituente mi consente di mettere a disposizione in modo più efficace tutte le mie esperienze". Il sindaco nega che la decisione sia frutto di un calcolo politico in vista di una ricandidatura o di un ruolo nazionale. "Se uno facesse dei calcoli - dichiara - in questa fase non si metterebbe in gioco. Non mi pare proprio una fase politica favorevole". Sulla possibilità di ricandidarsi nel 2011, "sono abituata a portare a termine il lavoro intrapreso e oggi penso che il mio operato da sindaco non si esaurisca in un solo mandato".
Moratti spiega di non essere intervenuta nella polemica tra la Lega e il cardinale Tettamanzi per "evitare le strumentalizzazioni. Io credo che la Chiesa debba giustamente dare un messaggio spirituale - afferma - e che sia profondamente sbagliato caricarlo di significati politici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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