Nuovi movimenti al Pirellone. Dimissioni, adesioni, nuovi gruppi ed embrioni di liste. Pur restando ufficialmente incerta, la data delle Regionali si avvicina. E si sente. Anche se «fuori» - fra gli schieramenti - regna la calma, in Consiglio i movimenti si susseguono incessanti, dentro e fra i partiti. Oggi un leghista «storico» come Gianmarco Senna (foto) annuncerà l'addio al Carroccio e l'adesione al Terzo polo. E altre novità sono in arrivo: alle mosse annunciate si aggiungono dunque quelle attese. Mancando un paio di mesi al voto, nel Palazzo tutti si predispongono alla battaglia elettorale, e lo fanno tenendo conto delle forze in campo, come risultano dalle ultime Politiche.
Fra gli schieramenti e nell'orientamento dei lombardi, a dire il vero, non si prevedono grandi sorprese. Il centrodestra a settembre si è risvegliato maggioranza assoluta. Col sostegno dell'intera coalizione, quindi, il presidente Attilio Fontana ha impostato la sua navigazione di crociera e i sondaggi sembrano dargli ragione. Lo sfidante più accreditato pare Pierfrancesco Majorino, eurodeputato Pd, e a giudicare dai primi numeri, la ormai ex vicepresidente Letizia Moratti, lungi dall'impensierire il governatore uscente potrebbe doversi preoccupare di un candidato 5 Stelle, che potrebbe esserci, anche se ieri anche il sindaco Giuseppe Sala ha suggerito a Majorino di «parlare anche ai loro elettori».
L'esistenza stessa di un Terzo polo, tuttavia, è una novità politica rispetto a 5 anni fa, e attrae, visto che le previsioni - per quanto modeste - lo accreditano di una decina di eletti almeno. Piuttosto consistente, dunque, la serie di adesioni degli ultimi giorni. La prima è stata Elisabetta Strada, ex lista Gori (e lista Sala a Milano) mentre Senna, dopo aver maturato nel partito un disagio sempre più apertamente manifestato - anche in un intervista al «Giornale» - senza rancori dice addio al Carroccio. Presidente della commissione Attività produttive, e ormai ex leghista dunque, Senna oggi annuncerà la sua adesione a «Italia Viva» di Matteo Renzi, e con essa il sostegno a Moratti. Lo farà al Pirellone, insieme al segretario di «Azione» Carlo Calenda, al presidente di Italia Viva Ettore Rosato e al segretario lombardo di Azione Niccolò Carretta.
Alle elezioni Senna sarà probabilmente il capogruppo milanese del Terzo polo, mentre il bergamasco Carretta resta capogruppo. Singolare appare la mancata adesione al gruppo di Alessandro Mattinzoli, ex assessore uscito da Fi insieme a Mariastella Gelmini (lo stesso percorso che potrebbe fare, fuori dal Pirellone, la ex sottosegretaria Valentina Aprea, che si dice «in fase di ascolto»). Chiaro il tentativo di pescare fra i delusi del centrodestra. L'entourage di Moratti ha fatto inoltre sapere che, insieme al Terzo polo ci saranno le «civiche» (due, quindi). Sempre in Consiglio resta un gruppo destinato a diventare la prima delle due: è «Lombardia migliore» di Manfredi Palmeri, e a questo gruppo potrebbe aderire Roberto Cenci, primo «grillino» passato con Moratti, mentre un secondo passaggio potrebbe concretizzarsi a giorni.
Al di là del movimentismo degli eletti, legittimamente interessati, il respiro politico dell'operazione Terzo polo, però, non si discosta troppo dai risultati di settembre.
Un sondaggio pubblicato ieri dal «Fatto Quotidiano», infatti, accredita Fontana e il suo schieramento di un consenso che supera il 45% (con FdI in grande spolvero al 31%), mentre assegna a Majorino un 29% che suona ottimo - viste le premesse - e a Moratti-Terzo polo un deludente 13%, molto vicino all'11% che il sondaggio del quotidiano assegna ai 5 Stelle.
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