A due anni e mezzo dalla morte del re del pop il processo che ha tenuto con il fiato sospeso ha raggiunto il verdetto. Conrad Murray, il medico cinquantottenne che aveva in cura Michael Jackson, è colpevole di omicidio involontario. La corte di Los Angeles ha condannato il medico, che è in carcere dal 7 novembre, a quattro anni di reclusione, il massimo della pena per questo tipo di reato.
Il re del pop è morto la notte del 25 giugno 2009 nella sua villa al numero 100 di North Carolwood Drive a Holmby Hills a Los Angeles, a causa di un'intossicazione di sedativi, in particolare il Propofol, un farmaco utilizzato come anestetico
durante gli interventi chirurgici che Murray ha ammesso di aver somministrato al cantante per combattere la sua insonnia cronica. Il medico veniva pagato da Jacko 150 mila euro al mese per poter ottenere questi sedativi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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