Morto Egor Gaidar, cambiò l'economia della Russia

Aveva 53 anni. Fu ministro dell'economia dopo la caduta dell'Urss e premier ad interim fino alla fine del 1992. Lanciò una "terapia-choc" di privatizzazioni

Egor Gaidar, noto economista e studioso considerato l'architetto delle riforme economiche del libero mercato avviate nei primi anni Novanta dall'allora presidente russo Boris Eltsin, è morto la notte scorsa all'età di 53 anni.
Gaidar, ha detto il suo portavoce Valeri Natarov, è morto improvvisamente per una trombosi cerebrale che lo ha colpito mentre nella sua casa fuori Mosca lavorava alla stesura di un nuovo libro.
Il nome di Gaidar, che con Eltsin era stato nominato vicepremier nel novembre 1991 e che fu successivamente premier ad interim dal giugno al dicembre 1992, è legato alla cosiddetta "terapia shock", vale a dire il passaggio rapido e brusco dall'economia pianificata di impronta socialista alle regole del libero mercato.
La liberalizzazione dei prezzi avviata subito dopo la dissoluzione dell'Urss e la caduta del regime comunista, la privatizzazione di gran parte delle imprese di Stato e l'abolizione pressoché totale delle sovvenzioni statali portarono a un veloce impoverimento della popolazione, cosa questa che rese Gaidar molto impopolare tra i russi.
Con le riforme di Gaidar e l'avvio di un programma di privatizzazioni spesso controverso prese inizio nella nuova Russia postcomunista il fenomeno degli "oligarchi" o "nuovi ricchi" che, approfittando delle condizioni vantaggiose e dei prezzi agevolati sulle azioni previsti dal nuovo corso economico, si arricchirono rapidamente creando una sorta di nuova casta, la cui influenza e prepotenza furono successivamente ridimensionate con l'avvento al potere nel 2000 di Vladimir Putin.
Economista brillante e politico di successo, ben visto in Occidente, Gaidar - che dirigeva un istituto di ricerche economiche da egli stesso fondato - fu sempre inviso ai comunisti e agli ambienti più conservatori nostalgici dell'Urss, cosa questa che impedì nel 1992 il prosegimento della sua carriera in seno al governo russo. Eltsin infatti, per non esacerbare eccessivamente gli animi nel Paese, gli preferì alla guida del governo Viktor Cernomyrdin, un vecchio burocrate di stampo sovietico ben visto dai nostalgici.
La morte di Gaidar ha suscitato grande emozione a Mosca, con reazioni da parte di tutti i principali esponenti politici. In un telegramma di condoglianze ai familiari, il presidente russo Dmitri Medvedev ha definito Gaidar «un eminente economista, una persona coraggiosa, onesta e risoluta che nel periodo dei cambiamenti radicali si assunse la responsabilità dell'adozione di misre impopolari ma necessarie».
Il premier Vladimir Putin, esprimendo anch'egli cordoglio, ha sottolineato che «la morte di Gaidar è una grave perdita per la Russia, per tutti noi». «Non tutti i politici hanno la possibilità di servire la patria nei momenti più cruciali della storia, adottando decisioni chiave che determinano il futuro di un paese», ha aggiunto Putin.


Cordoglio ha espresso fra gi altri anche l'ex presidente sovietico Mikhail Gorbaciov, che all'epoca non condivideva le posizioni liberali di Gaidar. «Dal punto di vista umano provavo per lui un sentimento di amicizia, aveva lavorato con me in qualità di consigliere, era un ragazzo intelligente», ha detto Gorbaciov.

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