La Russia è pronta per riallacciare la cooperazione militare con la Nato, quasi due anni dopo avere congelato i rapporti a causa della guerra in Georgia. Lo ha detto il capo di stato maggiore russo, geenrale Nikolai Makarov.
«Siamo nuovamente pronti a cercare insieme risposte alle sfide e alle minacce alla sicurezza internazionale», ha detto Makarov, dopo i colloqui a Mosca con l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, presidente del comitato militare della Nato.
Con parole che contrastano con la dura retorica anti-Nato di Mosca degli ultimi anni, Makarov ha detto che la Russia è pronta a lavorare in modo da risolvere «i problemi che si sono accumulati».
La cooperazione militare Nato-Russia è stata congelata dopo che la Russia ha inviato nel 2008 le sue truppe a schiacciare il tentativo della Georgia, alleata degli Stati Uniti, di conquistare l'Ossezia del Sud, regione separatista della repubblica caucasica.
La Russia resta molto sospettosa verso i vecchi avversari della Guerra fredda e guarda all'espansione dell'Alleanza nelle repubbliche ex sovietiche come a una diretta minaccia ai suoi interessi. Ma dopo il "reset" nei rapporti con Mosca del presidente Usa Barack Obama, il gelo con la Nato si è parzialmente sciolto. «Dobbiamo tornare al passo che avevamo prima e spingerci oltre», ha detto un rappresentante della Nato a Bruxelles.
Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha chiesto alla Russia più aiuti in Afghanistan, dove l'Unione Sovietica ha perso 15.000 soldati nella guerra contro i mujahiddin sostenuti dall'Occidente, prima di ritirarsi nel 1989.
Makarov, che è capo di stato maggiore delle forze armate russe, ha detto che Mosca sta lavorando ad un accordo per fornire elicotteri, ma non ha dato altri dettagli.
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