
Quella moschea non s'ha da fare. Un nuovo stop ai lavori per la futura moschea di via Gianicolo a san Siro. Lo sportello unico per l'edilizia del municipio 7, infatti, ha dichiarato inammissibile la pratica edilizia per la realizzazione del centro islamico nell'ex autorimessa. Il motivo? Una questione di pratiche edilziie che diventano però sostanziali: le integrazioni alla pratica sono considerate insufficienti per poter far ripartire i lavori. Per essere precisi il cantiere era stato bloccato il 16 gennaio, 4 giorni dopo l'avvio dei lavori datatato 13 gennaio perchè lo sportello dell'edilizia di zona aveva chiesto una integrazione della documentazione a corredo della Cila, come il parere di Ats per i bagni che si sarebbero dovuti realizzare. Le integrazioni sono state mandate ma sono state considerate insufficienti. Ieri, quindi, il parere di inammissibilità sulla Cila presentata dall'associazione «La misercordia» e quindi il conseguente ordine di demolizionr di quanto finora realizzato in assenza di autorizzazione a costruire. Attenzione s tratta di opera interne all'autorimessa, quindi non visisibili da fuori, e di scarsa consistenza dal momento che i lavori erano stati fermati pochi giorni dopo l'avvio. Non solo, manca anche la richiesta di cambio di destinazione d'uso da autorimessa a luogoo di culto.
La moschea dei fedeli dell'associazione «La Misericordia» non sarà quindi pronta per l'inizio del Ramadan, cioè fine mese, comeinvece eera statao annunciato. Alessandro De Chirico che avevva dichiarato battaglia a suo tempo, ha raccolto oltre 3mila firme dei residenti contrari alla realizzazione di un nuovo luogo di culto. Ora annuncia la presentazione di una diffida a Palazzo Marino perchè non conceda l'autorizzazione. «L'area è a mio avviso non idonea ad accogliere i fedeli anche per non arrecare disturbo ai residenti vista l'ubicazione del capannone in mezzo alle case - spiegava -. Il quartiere, come noto, è già sotto pressione per il degrado, l'alto numero di alloggi occupati e la nutrita presenza di delinquenti che, come visto a Capodanno, non perdono occasione per scatenare rivolte contro le forze dell'ordine».
Cantano vittoria il consigliere regionale di FdI Marco Bestetti, già presidente del municipio 7 e Antonio Salinari, consigliere (FdI) del Municipio 7 : «Dopo la nostra denuncia pubblica, il coinvolgimento della stampa e lo straordinario attivismo dei cittadini, è stato
finalmente emesso il provvedimento di inammissibilità della pratica edilizia presentata tardivamente per realizzare il centro islamico. In questa torbida vicenda, avevamo ragione noi e ora viene ufficialmente riconosciuto».
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