
La seconda tappa del mondiale di Formula 1 conferma il dominio delle McLaren, che ribadiscono quanto visto in qualifica, prendendosi le due prime posizioni sul tracciato di Shanghai. A trionfare stavolta è Oscar Piastri, che conduce dal primo all’ultimo giro rintuzzando con facilità gli attacchi del compagno di squadra Lando Norris. Il gradino più basso del podio va alla Mercedes di George Russell, che ha la meglio su Max Verstappen, mai in grado di lottare ad armi pari. Il campione del mondo approfitta di un errore di Leclerc per scippargli la posizione a soli tre giri dalla fine, mentre Hamilton è costretto ad una seconda sosta ed accontentarsi della sesta posizione. Il weekend iniziato con la prima vittoria di Hamilton nella sprint race si trasforma in un vero e proprio disastro nel post-gara, quando entrambe le Ferrari falliscono i controlli tecnici e vengono squalificate. Bene anche Kimi Antonelli, che chiude la gara in ottava posizione, andando a punti per la seconda volta in questa stagione. Si replica tra una settimana a Suzuka, sperando che la Ferrari riesca a recuperare nei confronti delle dominanti McLaren.
Le McLaren volano, male Verstappen
Dopo la grande soddisfazione della vittoria nella sprint race, la Ferrari è costretta da subito a rincorrere le McLaren, con Piastri più veloce di tutti in qualifica. Con tutte le scuderie che montano le gomme medie, la partenza sorride a Lando Norris, che riesce a scavalcare George Russell e mettersi in scia del compagno di squadra. Altrettanto bene parte Lewis Hamilton, che approfitta di un avvio da dimenticare di Max Verstappen assieme a Charles Leclerc, che però è troppo aggressivo e danneggia l’ala anteriore in un contatto con il sette volte campione del mondo. Dopo due giri la direzione corsa è costretta ad esporre la bandiera gialla per consentire agli addetti di recuperare i frammenti dell’ala in pista. Il muretto avverte Leclerc che ha perso circa il 20% della deportanza, cosa che si sentirà molto sul consumo delle gomme ma il monegasco non si perde d’animo, convinto di poter aspettare il pit-stop.

Al quarto giro un problema ai freni costringe Fernando Alonso ad abbandonare la gara, concludendo un weekend da dimenticare per l’ex ferrarista. Con le due McLaren avanti, separate da poco più di un secondo, Verstappen perde terreno nei confronti della Ferrari acciaccata di Leclerc ma non è l’unico ad avere problemi con le gomme. Anche Hamilton e Norris si lamentano coi rispettivi muretti del graining sull’anteriore sinistra mentre al giro 10 ennesimo screzio tra il monegasco ed il muretto delle Rosse sul piano gara, con Leclerc che vorrebbe cambiare l’ala anteriore, sicuro di poter recuperare i secondi extra in pista.
Piastri in controllo, problema Hamilton
Al giro 13 primo duello a distanza ai box, con Tsunoda che anticipa l’ingresso nei confronti di Antonelli, riuscendo a strappare il settimo posto al giovanissimo bolognese. Poche sorprese quando rientrano Hamilton e Verstappen mentre il cambio gomme di Oscar Piastri è un mezzo disastro: 3,4 secondi che lo costringono ad aspettare il passaggio di Russell per tornare in pista, un errore che potrebbe costare caro nel duello col compagno di squadra. Due giri dopo rientrano Norris e Leclerc: se il monegasco torna in pista senza cambiare il musetto, l’inglese non riesce a tornare in pista prima che passi Russell, che gli scippa quindi la posizione. Il passo della McLaren è però troppo per la Mercedes: bastano due giri a Norris per infilare il connazionale in curva 1 e scavalcarlo facilmente. Quando Albon rientra ai box, Piastri riconquista la prima posizione ma i distacchi continuano ad essere minimi: le prime sei posizioni sono separate da soli sei secondi.

Da quando è tornato in pista, il passo di Lewis Hamilton non è certo ideale, con l’inglese che non riesce a recuperare nei confronti del terzo posto di Russell. Nonostante l’ala anteriore danneggiata, Leclerc è più veloce ed arriva l’ordine di scuderia: al giro 21 il sette volte campione del mondo cede la posizione al compagno di squadra e si lancia all’inseguimento della Mercedes. Il monegasco si lamenta del fatto che Hamilton abbia aspettato troppo per farsi superare, confermando le ruggini tra i due ferraristi. Leclerc scarica la sua frustrazione mettendo giri veloci su giri veloci, rosicchiando decimi su decimi nei confronti di Russell ma, una volta entrato in zona Drs, non riesce ad avvicinarsi più di tanto. Davanti, nonostante un giro veloce di Norris, Piastri sembra in controllo totale mentre Hamilton sembra avere qualche problema con le gomme, visto che ha già perso tre secondi nei confronti di Leclerc in pochi giri. Con il rischio pioggia che diventa più concreto per gli ultimi giri, Hamilton è costretto al secondo cambio gomme, venendo scavalcato da Verstappen. Il ferrarista ha 21 secondi da recuperare in 18 giri per riprendersi la posizione, un’impresa che sembra davvero complicata.
Leclerc beffato da Verstappen
Gli ultimi giri vedono le posizioni più o meno cristallizzate, con Lewis Hamilton che fa segnare il giro migliore ma ha ancora 17,5 secondi da recuperare nei confronti di Verstappen. A 12 giri dalla bandiera a scacchi, Norris inizia ad avere problemi di gomme, perdendo cinque secondi nei confronti del compagno di squadra. Dopo aver risparmiato le gomme per tutta la gara, Max Verstappen sembra quello messo meglio nei confronti dei rivali, il più veloce tra i primi cinque: il campione del mondo ha tre secondi da recuperare su Leclerc in undici giri. Hamilton sembra aver finalmente risolto i problemi e mette un altro giro veloce ma la Red Bull di Verstappen è ancora lontana. A sette giri dalla fine, il campione del mondo è a soli due secondi dal monegasco mentre l’inglese ha ancora 13 secondi da recuperare, decisamente troppi.

La strategia conservativa dell’olandese sembra pagare, visto che a pochi giri dalla fine Verstappen è già negli scarichi di Leclerc. Il ferrarista le prova tutte per resistere ma deve alzare bandiera bianca e consegnare al rivale la quarta posizione a soli tre giri dalla fine. Alla fine, quindi, trionfo delle McLaren, buon terzo posto per Russell e finale importante di Verstappen mentre le Ferrari devono accontentarsi del quinto e sesto posto. Conferma, invece, per Kimi Antonelli, che fa seguire al quarto posto a sorpresa a Melbourne un discreto ottavo posto dopo una gara condotta in maniera matura, senza grosse sbavature.
Le due Ferrari squalificate
Proprio quando si stava iniziando a fare i conti e valutare quel che era appena successo in pista, ecco che è arrivata la doccia gelata. I punti conquistati in gara a Shanghai, che avrebbero comunque mantenuto la Ferrari in corsa per il mondiale costruttori sono stati cancellati dopo i controlli tecnici post-gara. Fatale a Charles Leclerc il controllo del peso della vettura una volta tagliato il traguardo: la sua Ferrari e la Alpine di Gasly sono state squalificate per essere sotto al peso minimo stabilito dal regolamento Fia. Neanche il tempo di recuperare dallo choc ed il box delle Rosse ha incassato la seconda squalifica. Nel caso della SF-25 di Lewis Hamilton non è stato il peso il problema ma lo spessore del pattino posteriore della monoposto.

I controlli post-gara hanno stabilito che lo spessore di queste superfici di legno era di qualche decimo di millimetro inferiore a quanto stabilito dal regolamento. Invece dei previsti 9 millimetri, la vettura di Hamilton aveva 8,6 millimetri sulla parte sinistra e centrale mentre solo 8,5 sulla parte destra: la squalifica è stata quindi inevitabile.
Anche se chiudere in quinta e sesta posizione non era certo quel che la Ferrari si aspettava, questa doppia squalifica vede allargarsi a ben 61 punti il distacco nella classifica costruttori nei confronti della McLaren.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.