Mount Barker, il paese con il coprifuoco per i gatti

Dalle 20 alle 7 del mattino tutti i felini a casa perché «disturbano»: proibito anche avere più di un micio

Mount Barker, il paese con il coprifuoco per i gatti

Mentre a Tokio, come a Vienna, a Londra come a Parigi e in mille altre città del mondo, ogni giorno apre un cat cafè, dove l'avventore paga non solo la tazza di tè o il bicchierino di bourbon, ma la deliziosa e discreta compagnia di uno ieratico gatto Burmese, nella cittadina di Mount Barker, 30 minuti a sud-est di Adelaide (Australia), quando il sole sta tramontando, porte, balconi e finestre si aprono. Nella luce che scema si odono le voci delle donne: «Forza, a casa! Avanti, vieni dentro che fa buio! Muoviti, molla i tuoi amichetti e torna subito ai tuoi giocattoli!». Sono mamme apprensive che conoscono bene i pericoli della strada, quando solo i lampioni illuminano siepi e asfalto. Sono mamme apprensive che richiamano insistentemente alla vita domestica non i ragazzini, che in realtà sono già in casa a fare i compiti, ma i loro beneamati gatti. Sono le famiglie gattofile superstiti di una città che non passerà alla storia, come le città della Turchia, per la sua benevolenza verso i felini domestici. Proprio in questi giorni infatti, il Consiglio Comunale, di Mount Barker ha approvato nuove severe leggi che impongono ai proprietari di gatti di non lasciarli vagare per prati e strade, quando scende il buio. Più esattamente, chi possiede un gatto, dovrà, prima di tutto, registrarlo presso l'anagrafe comunale munito di adeguato microchip e dovrà poi assicurarsi che l'amico felino sia nella loro proprietà tra le 20:00 e le 07:00. Le nuove regole comunali stabiliscono che i dipendenti della polizia civica abbiano facoltà di sanzionare i proprietari qualora i loro animali domestici si rendessero causa di qualche «fastidio», ad esempio defecare o urinare sulla proprietà di altre persone. I proprietari di gatti poi possono essere multati severamente se i loro baffuti beniamini vengono sorpresi nell'atto di uccidere un soggetto della fauna nativa. Non basta: il nuovo regolamento, che andrà in vigore dal primo dell'anno prossimo, introdurrà leggi che limiteranno il possesso di felini domestici a due per persona (o per famiglia, non è ancora ben chiaro). Gli unici esentati saranno coloro che, quando andrà in vigore il regolamento, possiedono già più di due gatti.

Non che gli australiani del sud siano improvvisamente diventati nemici dei gatti e di altri animali d'affezione. Si tratta di una mentalità completamente diversa, che fa più appello al pragmatismo che all'emozione. I gatti danno fastidio di notte con i loro versi? Teneteli a casa vostra. Nelle loro scorribande notturne sugli alberi uccidono uccellini o scoiattoli? Dopo le 20 tutti a casa, mici.

I consiglieri di Mount Barker hanno votato a favore di questo severo regolamento sui gatti, con Jamie Tann, responsabile della salute e sicurezza di Mount Barker, che ha dichiarato a The Messenger «Non crediate che sia tutto frutto delle iniziative di un consiglio comunale. Abbiamo la maggioranza della comunità con noi. E comunque -ha aggiunto- il posto più sicuro dove un gatto si può trovare è a casa sua».

Sollecitato dalla stampa a chiarire come faranno a sorvegliare i gatti e a beccarli in flagrante, Tann non si è minimamente scomposto e ha affermato: «Avremo una sorta di sorveglianza segreta che ci porterà informazioni sicure su eventuali comportamenti fastidiosi o pericolosi e, state tranquilli, non avremo qualcuno che corre di notte a caccia di gatti. Ma se qualcuno afferma che il gatto del mio vicino sta venendo ripetutamente nel mio giardino, avremo telecamere nascoste che potremo utilizzare come prova inconfutabile che il tuo gatto sta causando fastidio».

Nel frattempo si è mobilitata la RSPCA (Protezione Animali) che teme una campagna eccessiva contro

animali innocenti. Paul Stevenson, capo della RSPCA nel sud dell'Australia, ha affermato che le autorità devono stare attente a non «demonizzare e diffamare i gatti». Forse, per i gatti di Mount Barker, non tutto è perduto.

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