Movida, stretta sugli abusivi: pronti i vigilantes

Movida, stretta sugli abusivi: pronti i vigilantes
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Una stretta ai controlli sull'abusivismo commerciale (anche dei pubblici esercizi che vendono alcol sottocosto a minori e non solo a chi si presenta con i frigobar in strada) e il bando per arruolare i vigilantes allargato ai consorzi, in modo che anche privati possano aderire e integrare i fondi messi dal Comune e dai commercianti. Per controllare la malamovida tra corso Como e piazza Gae Aulenti (ad esempio) la società immobiliare Coima di Manfredi Catella è pronta a investire 300mila euro.

Si è riunito ieri mattina in prefettura il Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza e all'ordine del giorno c'era il tema (caldo) della movida. Presenti oltre al prefetto Renato Saccone e al questore Giuseppe Petronzi l'assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli, il comandante dei vigili Marco Ciacci, i rappresentanti di Epam-Confcommercio Michele Berteramo e Fabio Acampora e il segretario generale di Confcommercio Milano Marco Barbieri. Che al Giornale aveva anticipato la richiesta, ribadita al tavolo, che il Comune riprenda in mano la correzione del Regolamento sui pubblici esercizi proposta 10 anni fa alla giunta Pisapia ma rimasta al palo.

Prevedeva la suddivisione della città in tre zone «rossa, gialla e verde» con stop o limitazione alle nuove licenze bar nelle prime due. Idea condivisa dal prefetto Saccone, ora dovrà lavorarci Palazzo Marino. Barbieri insiste che il testo va «discusso al più presto con la categoria e portato in consiglio comunale». Vanno «contingentate le licenze dove la liberalizzazione ha creato una situazione insostenibile» conferma Berteramo. Uno strumento per il futuro ma che «potrebbe essere utile anche nei casi in cui un locale chiuda. Il Comune potrebbe imporre il cambio di categoria commerciale. Un contingentamento è necessario» anche per accogliere le istanze dei residenti.

Per l'estate prefetto e questore hanno garantito controlli costanti nelle zone della movida e come si diceva una stretta all'abusivismo. Il Comune prevede anche dei corsi di formazione per i gestori e bandi per progetti di educativa di strada contro l'abuso di alcol tra i giovani.

Sul controllo degli abusivi il prefetto ha riproposto un contatto diretto tra il coordinatori delle associazioni dei commercianti nelle zone di movida e un esponente delle forze dell'ordine, per poter intervenire tempestivamente in base alle segnalazioni.

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