Napoli, una notte da sogno ma due tuffi beffano la Juve

Clamoroso al San Paolo: nella sfida con partenopei, i bianconeri vanno in vantaggio con Alex Del Piero, poi gli azzurri fanno il ribaltone con Gargano e due rigori generosi concessi dall'arbitro Bergonzi. Ed è "impresa" fra movida dei tifosi e inevitabili polemiche. Galliani: Ancelotti alla Roma? Magari, ma dopo il Milan

Napoli, una notte da sogno ma due tuffi beffano la Juve

nostro inviato a Napoli

Dopo 7 anni, la Juventus torna a Napoli in serie A ed esce dal San Paolo con tre gol sul groppone e infuriata con l’arbitro Bergonzi. Tutta colpa di quei due rigori regalati dal fischietto genovese ai partenopei per i «voli» in area di Lavezzi e Zalayeta. Fino a quel momento, grande equilibrio in campo, risultato in parità con il botta e risposta di inizio ripresa Del Piero-Gargano. Poi l’uno-due dal dischetto del «freddo» Domizzi, che ricorderà a lungo la doppietta segnata al portiere campione del mondo.
Festa del San Paolo, rabbia bianconera. Si discuterà molto di questo match e di sicuro le polemiche accompagneranno tutta la settimana che porterà a Juventus-Inter di domenica prossima. Alla fine, una partita difficile da giudicare: primo tempo di marca più bianconera, ma senza grandissimi lampi; ripresa dall’avvio sprint, ma poi condizionata dai due rigori ravvicinati quanto inventati. Il coro «sapete solo rubare» del pubblico di casa alla scarsa rappresentanza di supporter juventini suonerà quasi stonato.

Napoli è affamata di grande calcio, i tifosi azzurri non vedevano la propria squadre live da un mese, tra una chiusura del San Paolo e i divieti di trasferta. Ecco che il fragore dello stadio fa da cornice alla partita. Non sono più il Napoli di Maradona o la Juve di Platini, ora le due squadre hanno meno qualità e talento. E se tra i bianconeri non ci fosse gente come Trezeguet, Del Piero o Buffon (Nedved sconta il suo nervosismo con il Genoa saltando la trasferta, ma anche la prossima partita con l’Empoli) si potrebbe parlare quasi di Juve provinciale. Il ruolo del ceko è affidato, guardacaso, proprio a un napoletano, quel Palladino che a 13 anni fu scartato dal club azzurro perché ritenuto fragile. E siccome la posizione di esterno non è la più congeniale per lui, ha libertà di scorrere al centro alle spalle del neopapà Del Piero e di Trezeguet. Ma la squadra di Ranieri - in tribuna per la prima volta da allenatore in Italia - parla napoletano anche in altri settori del campo: Nocerino assiste il rientrante Almiron a centrocampo, Molinaro agisce come esterno basso a sinistra.
Reja si affida all’undici che sabato scorso aveva piacevolmente impressionato all’Olimpico contro la Roma: difesa a tre, centrocampo robusto con gli esterni Garics e Savini pronti a rientrare sulle avanzate juventine, e le due punte Zalayeta e Lavezzi.

La bolgia del San Paolo spinge il Napoli nei primi minuti, ma il colpo di testa di Domizzi non sorprende Buffon. Poi la Juve prende in mano il match proponendosi soprattutto sulla fascia sinistra, mentre gli azzurri si affidano alle ripartenze (nemmeno troppo convincenti) sull’asse Zalayeta-Hamsik-Garics. Il primo tempo è molto fisico, ma anche zeppo di errori tra passaggi imprecisi, palloni intercettati, tanti rimpalli e contrasti pure duri, sui quali l’arbitro lascia correre. Il gioco si arena spesso a metà campo, dove i bianconeri sembrano comunque avere buon gioco nonostante Almiron confermi limiti nel costruire la manovra. Iezzo respinge i tiri dello stesso Almiron e di Trezeguet, mentre Del Piero cerca un dribbling di troppo e si vede ribattuta la conclusione. Il match resta equilibrato: la Juve sembra compassata fino ai 25 metri, poi gli attaccanti bianconeri provano a dialogare infruttuosamente.

Dall’altra parte i colleghi Lavezzi e Zalayeta non riescono a puntare con decisione la porta avversaria.
La ripresa si infiamma subito: rete di Del Piero dopo 34 secondi su ottimo assist di Palladino, replica immediata di Gargano in un’azione che, con i dovuti paragoni, ricorda quella del Maradona vecchi tempi. Poi i due abbagli dell’arbitro che regalano a Domizzi una doppietta «storica» e al Napoli tre punti pesanti.

La Juve molla, i diffidati Nocerino, Chiellini e Legrottaglie non disdegnano l’ammonizione che farà saltare loro l’Empoli mercoledì, ma non la sfida attesa con l’Inter. Intanto il pubblico napoletano intona "Oj vita mia"alla fine di una serata difficile da dimenticare.

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