Alimenti pericolosi nella zona della movida: il blitz dei carabinieri

L’attenzione dei militari si è concentrata nella zona della movida napoletana, dove insieme all’Asl, le forze dell’ordine hanno sanzionato tre locali

La strada dove sono stati effettuati i sequestri
La strada dove sono stati effettuati i sequestri

Una raffica di controlli da parte dei carabinieri del Nas di Napoli ha permesso di scoprire del cibo senza tracciabilità e carenze igienico-sanitarie in diversi ristoranti cittadini. In particolare, l’attenzione dei militari si è concentrata nella zona della movida napoletana, in via Chiaia, dove insieme all’Asl, le forze dell’ordine hanno sanzionato tre locali del centro. In un bar di via Filangieri è stato chiuso un deposito dove venivano conservati gli alimenti, poiché il locale non era conforme alle normative vigenti.

In una trattoria di vico Alabardieri, invece, i carabinieri hanno sequestrato 55 chili di cibo privo di documenti che ne attestassero la provenienza, e dunque tutti senza l'obbligatoria tracciabilità e rintracciabilità. Infine, in un altro ristorante-pizzeria di vico Alabardieri, è scattato il sequestro di 40 chili di alimenti, anche in questo caso del tutto privi di documenti che ne attestassero la tracciabilità e la rintracciabilità.

Alcune settimane fa, oltre 200 i chili di pane e 50 i chili di carciofi complessivamente sequestrati. A Napoli un ambulante è stato pizzicato a vendere in strada del pane prodotto in forni abusivi. Il venditore, un 59enne del quartiere Pianura, è stato denunciato. Circa 14 i chili di pane che gli sono stati sequestrati. Li stava smerciando in via Montagna Spaccata.

Nella stessa strada i militari hanno trovato un 53enne già noto alle forze dell’ordine a vendere carciofi già cotti e senza alcuna autorizzazione. L’uomo è stato denunciato e i carciofi – 250 – sono stati sequestrati. Un’altra bancarella era stata allestita per la vendita del pane in viale Traiano, nel rione omonimo. Circa 10 i chili di pane sequestrati al venditore abusivo, un 62enne incensurato di Soccavo che è stato denunciato.

Nella parte opposta della città, a San Giovanni a Teduccio, la vendita del pane avveniva a bordo di una macchina. I carabinieri della compagnia di Poggioreale hanno denunciato un 44enne del posto e sequestrato altri 10 chili di pane. In via Stadera, invece, ne sono stati sequestrati altri 22 chili. Erano in vendita su una bancarella messa in piedi da una 45enne che offriva prodotti da forno.

Venditori di carciofi abusivi sono stati poi scoperti nei quartieri di Ponticelli e barra. A Ponticelli un uomo di 42 anni si era messo a vendere i carciofi che arrostiva davanti alla sua abitazione. È stato denunciato per vendita non autorizzata di alimenti e sono stati sequestrati 7 chili di carciofi.

Interrotta anche la vendita abusiva di carciofi che avveniva in viale della Villa Romana a Barra dove un'intera famiglia aveva tirato su un chioschetto con tanto di lato cottura e lato vendita: c’era una griglia per la cottura, poi era stato allestito un piano per l’esposizione all’aria aperta dei

carciofi pronti per essere smerciati. I prodotti, esposti agli agenti atmosferici, sono stati trovati dai carabinieri in pessimo stato di conservazione e potenzialmente avrebbero potuto rivelarsi nocivi per la salute.

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