Sono due gli atti vandalici compiuti in un giorno da baby gang napoletane ai danni di autobus di linea e pensiline dell’Anm. Il primo episodio è accaduto nella provincia partenopea, a Casoria, dove un gruppo di piccoli malviventi, in via Nazionale delle Puglie, è salito sul mezzo pubblico e ha cominciato a colpire la fiancata, mandando in mille pezzi il vetro della porta centrale. A Chiaia, invece, è stata distrutta la vetrata della fermata del bus. Sugli atti vandalici stanno indagando le forze dell’ordine, che non escludono ci siano dei collegamenti tra le due vicende.
Il progetto "linea sicura", attivo da qualche tempo, se da un lato riesce a garantire una diminuzione dell'evasione tariffaria, dall'altro non offre la necessaria sicurezza a bordo dei mezzi, atteso il numero limitato di vigili utilizzati, in particolare dopo le 20 di sera, nei week end e sulle tratte di periferia. Supportare i controllori nell'identificazione di chi viaggia senza biglietto, rendere più sicuri i mezzi del trasporto pubblico per i cittadini e gli stessi autisti e controllori che subiscono aggressioni durante lo svolgimento del loro lavoro. Sono questi i motivi per cui l'Anm ha attivato la convenzione con la polizia municipale di Napoli per la presenza di agenti a bordo dei bus, metropolitana e funicolari partenopei.
Alcuni mesi fa, un altro episodio folle si è verificato nel quartiere Fuorigrotta contro un autobus della linea 181 e il suo autista. Due ragazzi volevano salire a bordo probabilmente senza biglietto. Respinti dal conducente, hanno dato sfogo alla rabbia sferrando pugni e calci contro il mezzo, arrivando persino a tentare di sfondare la porta d’ingresso. L’azione ha creato panico in strada tanto che alcune persone che hanno assistito alla scena hanno iniziato ad urlare. I giovani, non soddisfatti, hanno rivolto le loro attenzioni all’autista che è stato subissato di insulti e minacce. Quest'ultimo, per evitare che la situazione prendesse una brutta piega, si è alzato dal suo posto e ha provato a difendersi rispondendo agli esagitati.
Marco Sansone, del Coordinamento Regionale Usb, ha dichiarato che “le condizioni in cui sono costretti a lavorare gli operatori dell'Anm sono inaccettabili, come dimostra questo ennesimo episodio di violenza”.
Il sindacalista afferma, inoltre, che “si affrontano le esigenze della cittadinanza senza i mezzi necessari e facendo fronte a mille pericoli e difficoltà. Come lavoratori e cittadini di questa città siamo davvero stanchi. Ogni giorno andiamo al lavoro senza sapere cosa dobbiamo aspettarci”.
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