Coronavirus, allarme dal Santobono: "Bimbi malati portati in ritardo per paura del contagio"

Come denuncia il professore Carmine Pecoraro, i genitori esitano a portare i bimbi in ospedale per paura del contagio da coronavirus. In alcuni casi, i ritardi sono stati fatali

Coronavirus, allarme dal Santobono: "Bimbi malati portati in ritardo per paura del contagio"

Il coronavirus a Napoli sta causando anche delle morti indirette. A pagare con la vita l’avanzata di questa infezione sono bambini che, in realtà, con la terribile malattia sviluppatasi in Cina non hanno nulla a che fare.

A lanciare l’allarme per quanto sta accadendo in queste settimane è Carmine Pecoraro, direttore del dipartimento di Emergenza e accettazione dell'ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon della città partenopea. Come racconta Napoli Today, in ospedale, infatti, sono arrivati bambini, alcuni dei quali poi deceduti, in condizioni critiche."Si tratta di bambini con malattie molto gravi per i quali, probabilmente, avremmo potuto fare qualcosa in più", ha dichiarato Pecoraro.

Il motivo sarebbe legato alla paura creatasi nei genitori dei piccoli pazienti di recarsi in ospedale in questo momento di emergenza coronavirus. "Attualmente - ha prosegue Pecoraro - abbiamo una bambina con un linfoma gravissimo, è in rianimazione. Ha un percorso di 'doctor shopping', di peregrinazione sul territorio che ne ha ritardato l'accesso al pronto soccorso dove, verosimilmente, la diagnosi sarebbe stata fatta in maniera più tempestiva".

Il medico ha sottolineato come il "dato di fatto inoppugnabile che gli accessi al pronto soccorso - la nostra media è di circa 100mila all'anno di cui una parte esageratamente inappropriata - sono ridicolmente ridotti, in parte per il timore del contagio”. Pecoraro, per questo, ha lanciato un appello ai genitori dei piccoli pazienti invitandoli a portare al pronto soccorso del Santobono i figli che necessitano di cure urgenti ed ha assicurato che la situazione in ospedale è sotto controllo e non esiste la possibilità di contagio in quanto ci sono percorsi separati e in sicurezza sia per i sospetti Covid sia per il resto dei bambini.

Il professore ha anche rimarcato come l’ospedale abbia realizzato "un percorso di sicurezza per continuare a dializzare i suoi pazienti. Così come ho creato un numero di reperibilità 24 ore su 24 affinché i pazienti cronici in terapie particolari possano contattarci in qualsiasi momento del giorno e della notte attraverso un numero dedicato proprio per evitare gli accessi inappropriati i rischi legati ad un accesso mancato".

È fondamentale che i bambini che necessitano di cure siano condotti subito in ospedale in quanto le

patologie oncologiche vanno prese per tempo perché altrimenti le possibilità di praticare terapie si riduce. E ciò mette a serio rischio la vita degli stessi piccoli che si vorrebbe proteggere dal coronavirus.

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