Sì all’allargamento della coalizione del centrosinistra, ma che si parta da Vincenzo De Luca. È questa la posizione del vicesegretario del Partito democratico Andrea Orlando che è intervenuto ieri sera nella sede Pd di Napoli alla presentazione di un libro. Al suo fianco avrebbe dovuto esserci proprio il governatore uscente che però ha dovuto dare forfait all'incontro dove lo attendevano anche i disoccupati per contestarlo.
Secondo quanto ha spiegato Orlando nel suo intervento, il Partito democratico deve lavorare a un allargamento del suo fronte elettorale e politico in vista delle elezioni regionali della prossima primavera. Però bisogna farlo tenendo presente l’esperienza di De Luca e, secondo l’ex ministro, contemperare le due necessità politiche non sarebbe poi così difficile. L’importante, dunque, è non bruciare le tappe. Allo stato attuale, il nome del governatore uscente non sarebbe funzionale all’allargamento né verso i Cinque Stelle e nemmeno all’avvicinamento all’area De Magistris. Tutto, però, dipenderà dall’appuntamento politico in programma il 17 febbraio prossimo quando si celebrerà la direzione regionale del Partito democratico. Dall’esito di questa riunione dipenderà il futuro della coalizione del centrosinistra e si saprà se il Pd intenderà puntare alla riconferma del governatore uscente o se intenderà battere nuove strade politiche.
Nei giorni scorsi, Vincenzo De Luca si era già detto sicuro di essere in campo e aveva bollato come chiacchiere le indiscrezioni che volevano traballante la sua candidatura. Prima ancora era stato il figlio Piero, deputato Pd, che aveva spiegato di sentirsi sicuro che, dall’incontro del 17 febbraio prossimo, sarebbe emersa la decisione di ricandidare il padre alla guida della Campania. L’irritualità delle dichiarazioni di De Luca jr aveva fatto storcere il naso a più di un dirigente dem, facendo sorgere qualche polemica interna.
Ieri sera, però, si sono registrati anche degli episodi di contestazione all’indirizzo dello stesso Vincenzo De Luca. Atteso alla presentazione del libro cui avrebbe dovuto prendere parte insieme al vicesegretario del suo partito, il governatore ha bigiato l’incontro per il prolungarsi imprevisto di alcuni impegni istituzionali in Regione. Nella sala, ad attenderlo, c’erano i disoccupati ex Apu.
I manifestanti napoletani, che hanno inscenato la loro protesta a via Santa Brigida, sotto la sede del Partito democratico napoletano, hanno rivolto la loro protesta contro il presidente della Regione ingiungendogli senza mezzi termini di “tornarsene a Salerno”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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