Picchia la compagna per strada e tenta di rubare la pistola a un poliziotto

A raccontare l’episodio sono stati i dirigenti del sindacato di categoria Osapp, che hanno sottolineato come la tenuta della fondina ha permesso di evitare una tragedia

Picchia la compagna per strada e tenta di rubare la pistola a un poliziotto

La stava malmenando con violenza nelle vicinanze della stazione della metropolitana di Scampia, nella periferia napoletana. Calci, pugni e strattonate alla compagna, nella totale indifferenza dei passanti. Solamente due agenti della polizia penitenziaria, che si trovavano sul posto, sono intervenuti in difesa della donna, bloccando la furia dell’uomo. Quest’ultimo, durante la colluttazione, ha cercato di strappare la pistola dalla fondina di uno dei poliziotti, ma è stato immediatamente fermato da altri agenti che sono sopraggiunti, attirati dalle urla della vittima dell’aggressione.

A raccontare l’episodio sono stati i dirigenti del sindacato di categoria Osapp, che hanno sottolineato come la tenuta della fondina ha permesso di evitare una tragedia. Visto lo stato di alterazione dell’aggressore, se si fosse impadronito della pistola poteva accadere una tragedia. Qualche tempo fa, a Salerno, una vicenda simile. Un 33enne cingalese è finito in manette per aver aggredito la moglie davanti agli occhi del figlio. L’uomo ha affrontato la moglie in piazza, nel quartiere di Fratte, nella città campana.

La donna, impaurita e in compagnia del figlio della coppia, ha tentato di trovare rifugio in casa di un vicino. Ma lì è stata seguita dall’uomo che ha iniziato a tempestare di pugni l’uscio dell’abitazione chiedendo di poter parlare alla moglie. Le sue intenzioni, però, erano tutt’altro che pacifiche. E così, quando la donna ha provato a fuggire in strada, l’ha raggiunta e l’ha aggredita di nuovo. Ma questa volta, però, il 33enne s’è imbattuto in una pattuglia della polizia, impegnata in un servizio di routine di controllo del territorio. I poliziotti hanno immediatamente fermato la furia del cingalese e gli hanno stretto le manette ai polsi.

Dagli accertamenti degli agenti è emerso che quell’uomo già in passato aveva alzato le mani in famiglia, che quella non

era la prima volta che picchiava la moglie. Così, dopo le formalità di rito, il 33enne è stato arrestato con le ipotesi di reato di violazione di domicilio aggravata e di maltrattamenti in famiglia.

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