Rifiuti: campane per la raccolta dell’umido sorvegliate dai beneficiari del Rdc

Entro luglio saranno installate alcune campane per la raccolta dell’umido nelle zone non servite dalla differenziata porta a porta. A giugno previsto un concorso dell’Asìa

Rifiuti: campane per la raccolta dell’umido sorvegliate dai beneficiari del Rdc

Attenzione a cosa deponete nelle campane della raccolta differenziata. Perché presto un "guardiano" vigilerà sui rifiuti gettati. Qualcuno potrebbe sorridere nel leggere questa notizia. Eppure è tutto vero ed è quanto accadrà nel prossimo futuro a Napoli.

Ma andiamo con ordine. Oggi circa metà della città è servita dal porta a porta, con i bidoni posizionati nei palazzi per la raccolta dell'umido e delle altre frazioni nei vari giorni della settimana. Dove, invece, non c’è questo servizio si possono trovare le campane in strada per vetro, plastica, carta. Attenzione, però: perché non vi sono quelle dell'umido. Il motivo è semplice. A spiegarlo a Repubblica è l'amministratore di Asìa Domenico Ruggiero: "Furono eliminati i contenitori dell'umido perché la raccolta era spesso impura e generava un costo in più di smaltimento".

Ora la situazione sta per cambiare. Nelle prossime settimane, l’obiettivo è essere pronti per luglio, i cittadini potranno depositare nei contenitori stradali anche la frazione legata agli scarti da cucina. Ruggiero ha infatti spiegato che "col nostro fornitore ci siamo messi d'accordo per tenere al di sotto del 20% le impurità".

Ma come sarà possibile farlo? È lo stesso amministratore di Asia a spiegarlo: le campane verranno presidiate con i beneficiari del Reddito di cittadinanza che il Comune metterà a disposizione. In questo modo si eviterà che il rifiuto sia non conforme. "È un progetto importante, perché più spingiamo sull'organico più risparmiamo sui costi di smaltimento", ha ammesso Ruggiero, aggiungendo che il porta a porta "aumenta i costi aziendali ed è un sacrificio per i cittadini che devono tenersi i rifiuti in casa. Ci vuole un equilibrio tra i due sistemi: porta a porta e campane stradali". Il piano, quindi, sembra essere pronto. Ma sarà davvero così facile attuarlo?

Quello della raccolta differenziata non è l’unico tema di cui l’amministrazione comunale si sta occupando. Aperta è anche la questione del deposito dei rifiuti fuori orario. Su questa tema si è espresso direttamente il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ieri a margine della presentazione di due automezzi elettrici che Asìa sperimenterà per la raccolta differenziata e lo svuotamento dei cestini, ha annunciato che verranno aumentati i controlli e le multe per chi non rispetta le regole.

Un discorso che vale anche per gli esercizi commerciali. "Giro e vedo il deposito dei rifiuti fuori ai negozi, al di fuori degli orari - ha affermato il primo cittadino -. Quando il napoletano va a Milano o a Monaco è un cittadino perfetto, dobbiamo esserlo anche nella nostra città". Ma anche in questo caso le difficoltà non mancano.

Ed è lo stesso Ruggiero ad ammetterlo: "Non siamo ancora all'altezza di un servizio efficace". L’amministratore di Asìa ha spiegato che i problemi dipendono dal numero insufficiente di dipendenti. "Ci vuole uno sforzo nostro e dei cittadini per superare questo momento perché avvieremo a breve il bando per assumere operai". Per Ruggiero ne servono 650 in tre anni.

Il primo passo avverrà a giugno quando ci sarà il concorso. A settembre, garantisce l’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso, "probabilmente avremo già i primi 350 giovani in una azienda che ha netturbini dell'età media di quasi 60 anni. Insomma, sarà la svolta".

Tra i nuovi assunti ci dovranno essere fino a 243 Cub, lavoratori del Consorzio di bacino, da assorbire così come da intesa con la Regione. I lavoratori in questione saranno impiegati soprattutto per estendere il porta a porta nell'area orientale di Napoli.

Manfredi, infine, si è soffermato anche sulla questione dell’inceneritore di Acerra spiegando che è "sufficiente".

Il sindaco, però, ammette che è necessario completare il ciclo "con biodigestori e impianti per trattare vetro, plastica, carta. Perché significa far diventare questi rifiuti una risorsa". Secondo il primo cittadino se questi impianti saranno gestiti da Asìa "i guadagni ricadranno sul pubblico e sui cittadini".

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