Scambio di neonati in culla scoperto dalla nonna

L'episodio ricostruito dai dirigenti sanitari della struttura ospedaliera di Ponticelli a Napoli: "Verificata la corrispondenza dei braccialetti madre-figlio"

Scambio di neonati in culla scoperto dalla nonna

Un caso di omonimia avrebbe potuto causare uno scambio di neonati in culla. È accaduto all’ospedale Villa Betania di Ponticelli a Napoli dove due bimbi, un maschietto e una femminuccia, nati lo stesso giorno da genitori con lo stesso cognome seppur non imparentati tra di loro, sarebbero stati consegnati l’uno ai genitori dell’altro. La vicenda l’ha raccontata Il Mattino che ha riportato come, ad accorgersi dello scambio, sia stata la nonna della bimba al momento del cambio del pannolino. Denudando il neonato,S la signora avrebbe scoperto che quello era un maschietto e non la sua nipotina.

Lanciato l’allarme, i due neonati sono stati riportati al Nido e qui sarebbe stato accertato uno scambio di culle. È stato il direttore sanitario del nosocomio di Ponticelli, Antonio Sciambra che al quotidiano napoletano ha ricostruito così i fatti: “In riferimento all’episodio del momentaneo scambio di culle avvenuto il 31 dicembre presso il reparto maternità del nostro ospedale, bisogna fare alcune precisazioni. Nella camera di degenza – ha spiegato il dirigente al Mattino – erano presenti due neonati nati il 30 dicembre, uno da parto cesareo e l’altra da parto naturale, il primo di sesso maschile e l’altra femmina con un’omonimia parziale per i cognomi del padre di uno e della madre dell’altra”. E non è tutto, Sciambra ha aggiunto: “Dopo le routinarie procedure di visita medica e accudimento giornaliero all’atto della consegna in camera alle rispettive madri i due neonati, deposti ciascuno nella culletta dell’altro, sono stati avvicinati alle rispettive madri”. Che poi hanno scoperto che qualcosa non andava. “Non appena le madri si sono accorte dello scambio i neonati sono stati riportati al Nido per la verifica dell’accaduto e dell’identità dei bambini, riscontrando uno scambio di deposizione in culletta”.

I medici e i sanitari della struttura ospedaliera napoletana hanno provveduto a tranquillizzare i genitori compiendo i controlli sui braccialetti e la corrispondenza di questi con quelli indossati dalle rispettive madri. “Per tranquillizzare i genitori rispetto a quanto accaduto, nel Nido, alla presenza del primario e del medico di guardia è stata verificata la corrispondenza dei rispettivi braccialetti – ha raccontato al Mattino il direttore sanitario Sciambra -, del sesso dei neonati e delle diverse modalità dei parti.

I genitori dei neonati sono stati informati e tranquillizzati dal primario e hanno verificato anche la corrispondenza dei braccialetti madre-figlio”. La struttura sanitaria, inoltre, si sarebbe offerta di compiere gratuitamente i test del Dna.

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