Il simbolo c’è già: dopo le elezioni suppletive, sarà presentato il progetto politico arancione “Uniti per De Magistris”. È stato lo stesso sindaco di Napoli a tracciare l’agenda e le linee guida della compagine che sarà in campo alle prossime Regionali della Campania.
Solo due, finora, le certezze: la prima riguarda, appunto, la presentazione del progetto subito dopo la celebrazione delle suppletive; la seconda, invece, conferma l’incompatibilità tra il sindaco di Napoli e l’attuale governatore della Campania, Vincenzo De Luca, la cui ricandidatura farebbe saltare ogni ipotesi di accordo di una coalizione larga tra l'area Dema e il Pd.
Luigi De Magistris ne ha parlato in televisione, alla trasmissione Rebus di Canale 21. Ha spiegato di ritenere importante l’esito delle suppletive per il Senato “indicheranno come spira il vento” ma ha confermato la volontà di voler testare il suo laboratorio politico alle Regionali che, secondo il sindaco di Napoli, “saranno fondamentali anche a livello nazionale per un laboratorio a campo largo”. Secondo De Magistris, che prevede il capitombolo dei M5s o un riassetto attorno “a un ruolo diverso per Fico”, non c’è spazio che per due schieramenti:“un campo progressista, ecologista e ambientalista con Dema e la classica candidatura di centrodestra a trazione leghista”. Ma sono tante le incognite da sciogliere prima di poter ipotizzare questo scenario alle Regionali della Campania. A sinistra, soprattutto, c’è un grosso punto interrogativo. Il busillis ha un nome e un cognome: Vincenzo De Luca. Col quale, De Magistris ha ribadito che non vuole avere nulla a che fare politicamente: “Non ci sediamo nemmeno al tavolo delle trattative se il nome del candidato è il suo”.
Ogni altro argomento, allo stato attuale, appare prematuro. Se ne parlerà solo quando sarà chiusa la pratica suppletive (dove De Magistris si giocherà tantissimo data la vicinanza e il sostegno del suo gruppo politico alla candidatura del giornalista Sandro Ruotolo). Una volta richiuse le urne, sarà presentato il simbolo e punti focali del programma del progetto “Uniti per De Magistris”.
Ma non ancora un candidato, ufficiale, alle Regionali. Per il momento non sarebbe importante fare un discorso sulle persone perché, per il sindaco di Napoli, è necessario che si tratti di una figura capace di aggregare su di sé l’unità dello schieramento.Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it?
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