Napolitano sulla crisi: "Ognuno faccia il suo"

Napolitano alla cerimonia per l'innaugurazione dell'anno scolastico lancia un messaggio di speranza per l'Italia ai ragazzi. E richiama le istituzioni a fare il proprio dovere per lasciare un Paese migliore

Napolitano sulla crisi: 
"Ognuno faccia il suo"

Roma - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel corso della cerimonia per l'inaugurazione dell'anno scolastico ha parlato del momento difficile per l'economia italiana e si è rivolto ai ragazzi che aveva davanti con un messaggio di speranza per il futuro. "Voi trasmettete freschezza, slancio curiosità e apertura al futuro, siete portatori di speranza. Voglio esprimere l’augurio che l’anno prossimo questa cerimonia si svolga in un’atmosfera nazionale e internazionale più serena ma finché questo accada occorre essere in tanti e fare ciascuno la sua parte".

Il Capo dello Stato ha guardato anche al passato, alla storia italiana per trovare l'entusiasmo e la fiducia nel futuro. "Celebrando il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, ho messo in evidenza come dalla nostra storia ricaviamo motivi di orgoglio per quello che abbiamo costruito e di fiducia come l’Italia ha saputo superare momenti drammatici, prove molto dure e difficili", ha affermato. Poi tornando sulla situazione attuale ha richiamato l'impegno delle istituzioni per assicurare alle future generazioni un futuro migliore. "Non possiamo nasconderci il fatto che il 2011 è stato un anno estremamente difficile non solo per l’Italia. Voi,- ha continuato- il presidente della Repubblica, richiamate tutti noi che abbiamo la responsabilità nella guida del Paese, al dovere di darvi speranza, al dovere di darvi seriamente motivi di fiducia nel domani". Infine il Capo dello Stato ha ricordato il ruolo della scuola come risorsa per il cambiamento della societa.

"Con il supporto delle famiglie, la scuola costituisce un motore fondamentale del rinnovamento etico e del benessere dell'intera società. E' giusto e necessario che, nella scuola come in ogni altro ambito, il merito sia premiato, ma bisogna che sia reso possibile e promosso", ha concluso il presidente.

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