Giri in costume fuori dalla spiaggia? Ti può costare caro: ecco cosa si rischia

Sono tante le località che impongono un certo dress code per spostarsi per le città. In alcune zone si rischiano multe salatissime. Il caso di Eraclea

Giri in costume fuori dalla spiaggia? Ti può costare caro: ecco cosa si rischia
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Decidere di spostarsi per le strade senza indossare un abbigliamento adeguato può avere delle conseguenze spiacevoli; sono sempre più Comuni che hanno deciso di imporre delle regole di "dress code" per impedire a cittadini e turisti di girare in costume, o comunque più scoperti del dovuto, al di fuori delle spiagge e di altri contesti che lo prevedono. Ci sono stati diversi casi di multe, anche salate, che hanno colpito coloro che sono stati giudicati trasgressori, fra questo quello di Eraclea Mare, dove un uomo è stato sanzionato per essere stato sorpreso mentre faceva ritorno dalla spiaggia senza maglietta.

"Non si trattano così i turisti"

A raccontare la sua storia è stato Massimiliano Fugaro, che sulle pagine de Il Messaggero ha spiegato di essere stato trattenuto dalla polizia mentre stava rientrando dalla spiaggia, e poi multato. 50 euro per essere stato trovato senza maglietta. L'uomo, originario di Treviso, si trovava in vacanza a Eraclea Mare (Venezia), quando, nella giornata di ieri, si è imbattuto in una pattuglia Polizia locale. Dopo aver trascorso del tempo al mare, Fugaro stata tornando alla sua abitazione ma non aveva la maglietta, lasciata sul passeggino della figlia. Trovato a petto nudo dagli agenti, è stato fermato e informato della violazione. Risultato? Una multa da 50 euro.

"Non sapevo dell'esistenza di questa ordinanza, onestamente non sono solito consultare l'albo pretorio del Comune e non ho visto alcun cartello che indichi tale divieto, come invece è accaduto in altre località. Agli agenti ho fatto presente tutti questi aspetti, ma mi hanno risposto che si tratta di una disposizione voluta dalla sindaca e quindi mi hanno multato", ha dichiarato l'uomo. "Ci fossero stati dei cartelli sarebbe stato diverso, fermo restando che stavo solo camminando verso la mia abitazione. Se fossi entrato in un negozio o in un supermercato sarebbe stata un'altra cosa, lì si tratta di rispetto delle norme igienico-sanitarie e di rispetto di chi sta lavorando. Nel mio caso stavo camminando verso casa, con la maglia praticamente in mano: forse un ammonimento verbale sarebbe stato più che sufficiente", ha aggiunto.

Massimiliano Fugaro ha fatto sapere di avere tutta l'intenzione di rivolgersi a un legale per presentare ricorso.

La situazione attuale

In realtà questo genere di regola è presente in diversi Comuni che si sono visti costretti ad agire così per arginare certi comportamenti adottati dai turisti. In merito al caso di Eraclea Mare, il sindaco Nadia Zanchin ha fatto presente che l'ordinanza è presente dal 2022 ed è presente nell'albo pretorio. L'ordinanza è scattata proprio a seguito delle proteste di negozianti e residenti, che chiedono rispetto. "Le multe non scattano a tutti i costi e non c'è la volontà di far cassa, se così non fosse sarebbero molte di più. L'indicazione che abbiamo dato è quella di informare i cittadini, successivamente di sanzionare", ha dichiarato.

Del resto, come abbiamo detto, questa regola è stata adottata da molti Comuni, e per le stesse ragioni. A Gallipoli, per esempio, si rischiano multe fino a 150 euro se si viene sorpresi a girare a torso nudo o in bikini. Un provvedimento fortemente voluto dal sindaco Stefano Minerva. Dello stesso avviso il sindaco di Sorrento, che nella sua ordinanza ha previsto una sanzione che può andare da un minimo di 25 fino a un massimo di 500 euro.

Divieto di girare in costume anche a Cagliari, Caorle (Veneto), Giulianova (Teramo) e Praia a Mare (Cosenza).

A Tropea si rischia un minimo di 125 a un massimo di 500 euro di multa. Il decoro viene richiesto non solo dalle località balneari. Al Parco Nord di Milano, infatti, si rischia di dover pagare 300 euro di multa se trovati a torso nudo o in costume.

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