"Dove ho sbagliato?". Il dramma del padre della piccola vittima di Caselle

Il dolore del padre della bimba morta nell'incidente con la Freccia Tricolore è enorme. Ora la procura ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo

"Dove ho sbagliato?". Il dramma del padre della piccola vittima di Caselle
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Sono stati dichiarati fuori pericolo gli occupanti della vettura che nel pomeriggio di sabato è stata colpita da detriti della Freccia Tricolore che si è schiantata all'aeroporto di Torino-Caselle. Ora le condizioni della madre, il padre e il fratello della bimba di 5 anni che purtroppo è deceduta non desterebbero preoccupazioni. La situazione più grave resta comunque quella del 12enne, che ha ustioni su circa il 30% del corpo, anche se gli esami diagnostici hanno escluso lesioni profonde. Il padre è stato dimesso con 20 giorni di prognosi, mentre la madre e il bambino sono ancora in cura.

Il piccolo è comunque sveglio anche se sedato e ha trascorso una notte tranquilla con il papà al suo fianco. È in buone condizioni generali, ed è comprensibilmente seguito dagli psicologi, così come i genitori. Al momento i medici preferiscono mantenerlo ricoverato nel reparto di Rianimazione per motivi precauzionali e di monitoraggio, anche se ormai il pericolo sembra scampato. La mamma è, invece, ricoverata nel reparto di Chirurgia plastica dell'ospedale Cto. "Dove ho sbagliato? Cosa avrei potuto fare di diverso per salvare la mia bambina? Non sono riuscito a slegarla", continua a ripetere l'uomo, che al momento dello schianto era alla guida del veicolo diretto verso casa.

La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo per accertare al meglio le cause dell'incidente. Sembra ormai essere stato accertato che all'origine del problema ai motori del velivolo dell'Aeronautica militare ci sia stato un bird strike, ossia un impatto con uno stormo di uccelli, che avrebbe reso l'aereo ingovernabile. "C'è un’inchiesta per cui bisogna aspettare. Ciò che so io da ministro, che dovrebbe essere la cosa più verosimile, ma è un'ipotesi, è che si è trattato di due volatili che sono entrati nel motore e il motore ha preso fuoco", ha spiegato Guido Crosetto, ministro della Difesa. Nelle chat, come spiega La Repubblica, si parlava di un rischio "bird strike".

Con il motore in fiamme "in fase di decollo è impossibile tenere un aereo. Il pilota ha fatto tutto il possibile, tutto quello che poteva fare, e purtroppo non è bastato", ha aggiunto il ministro.

"La cosa che mi ha portato più nella tragedia è stato sentire il padre della bambina rimasta uccisa che descriveva il dramma che ha vissuto. Da padre, più che da ministro, questo dramma mi scava dentro", ha concluso Crosetto, che è in costante contatto con la famiglia e con il padre della vittima.

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