Gaslini, salvato un bimbo di sei mesi dato per spacciato a Londra

L'equipe guidata dal cardiochirurgo Michielon, dell'ospedale Gaslini di Genova, ha portato a termine due "miracoli", salvando un neonato di 6 mesi e un ragazzo di 23 anni, grazie a tecnologie mediche innovative

Gaslini, salvato un bimbo di sei mesi dato per spacciato a Londra
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Era stato giudicato inoperabile in Gran Bretagna, ma al Gaslini di Genova, una delle nostre eccellenze mediche, hanno fatto un miracolo con due complicati interventi al cuore. Il primo di Norwood (si tratta della sindrome da ipoplasia del cuore sinistro, ndr) su un bimbo inglese di appena 6 mesi, giudicato inoperabile. A compiere questo delicato intervento è stato il 17 luglio il dottor Michielon e la sua equipe grazie a tecniche innovative. Il piccolo, era già stato sottoposto a Londra ad intervento palliativo con breve prospettiva di vita, non appena nato. Era stato poi messo in lista d'attesa per un trapianto di cuore, anche se affrontare un trapianto alla sua giovanissima età avrebbe comportato problemi enormi e poche speranze di vita.

La famiglia non si era arresa alla diagnosi senza speranza, e aveva cercato un'alternativa che potesse fornire una possibilità di vita al figlio. Si sono quindi rivolti all'ospedale Gaslini di Genova dove Michielon ha deciso di operarlo. “Fondamentalmente si tratta di una forma molto complessa di sindrome del cuore sinistro ipoplasico con insufficienza valvolare. Per il piccolo ho eseguito due interventi combinati in un’unica procedura associata a plastica valvolare tricuspide, ad alta complessità. Una procedura che ho appreso durante il mio training negli USA", spiega il cardiochirurgo. L'intervento ha avuto un esito favorevole, ed ora il prossimo step sarà un altro intervento più in là: quando il bimbo avrà due anni e mezzo. Ma nel frattempo è fuori pericolo e verrà dimesso molto presto dall'ospedale.

Un secondo intervento miracoloso

Sempre il cardiochirurgo Michelon ha eseguito il 26 luglio un altro intervento di grande complessità su un ragazzo di 23 anni, con vizio congenito della valvola aortica, associato a dilatazione dell’aorta ascendente e della radice aortica. Si tratta del primo intervento chiamato Ross-PEARs (PEARs, Personalised External Aortic Root support, ndr) in Italia. "Questa procedura – spiega il Gaslini in una nota – prevede che all’intervento di Ross, che consiste nell’autotrapianto della radice polmonare in sede aortica, sia abbinato il posizionamento di un supporto personalizzato esterno in polietilene creato su ricostruzione 3D da angio-TAC della radice polmonare del paziente.

Un dispositivo creato su misura

Il supporto utilizzato per l'operazione è un'altra eccellezza, perchè non prodotto su ampia scala, ma costruito su misura in laboratorio riproducendo esattamente la morfologia e la struttura dalla radice polmonare del paziente. "Si tratta di un avanzamento dell'intervento di Ross, che da solo porterebbe a una progressiva dilatazione della valvola con necessità di nuovo intervento chirurgico.

La combinazione con il supporto esterno su misura permette invece di stabilizzare la radice polmonare, trapiantata in sede aortica, assicurando l'ottima funzione della nuova valvola aortica nel tempo", spiega con orgoglio Michielon.

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