Le "gravidanze criptiche": perché è possibile partorire "nascondendo" la gravidanza

Il "caso" della ventiduenne parmigiana finita ai domiciliari dopo esser stata accusata di aver ucciso e sepolto nel giardino di casa i due neonati partoriti in poco meno di due anni, sta facendo discutere. Ma è veramente possibile riuscire a "nascondere" ben due gravidanze? Secondo la letteratura scientifica, si tratta di uno scenario raro ma non impossibile

Le "gravidanze criptiche": perché è possibile partorire "nascondendo" la gravidanza
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Il "caso" di Chiara Petrolini, la ventiduenne di Parma finita agli arresti domiciliari dopo esser stata accusata di omicidio volontario e soppressione di cadavere (a seguito del ritrovamento nel giardino di casa dei feti dei due neonati che avrebbe partorito rispettivamente lo scorso agosto e nel maggio del 2023) sta ovviamente facendo discutere in tutta Italia. E fra le numerose domande ancora in attesa di risposta, ce n'è una in particolare che ricorre con una certa frequenza e alla quale gli stessi inquirenti stanno indagando per rispondere con esattezza: considerando che le prime indagini sembrerebbero confermare l'estraneità dei genitori alla vicenda, come sarebbe stato possibile nei fatti, per la ragazza, riuscire a nascondere ai familiari, agli amici e al fidanzato ben due gravidanze? Sembra effettivamente poco probabile, ma per quanto raro il fenomeno delle "criptogravidanze" esiste ed è stato documentato. Anche nei media: il tema è ad esempio stato al centro di una docuserie televisiva americana, distribuita in Italia con il titolo “Non sapevo di essere incinta” e trasmessa su Real Time, che racconta alcuni dei casi più incredibili di parti inaspettati avvenuti in primis negli Stati Uniti.

Quando la gravidanza può essere "invisibile"

Nella letteratura scientifica, si stima statisticamente un caso ogni 475 gravidanze in cui la donna scopre di essere incita intorno alla ventesima settimana di gestazione (quindi più o meno al quinto mese, quando di norma i cambiamenti fisiologici hanno già reso ovvio per la maggior parte delle donne il fatto di essere in dolce attesa, ndr) e di un caso ogni 2500 in cui la gestante lo scopre solo al momento del parto. Sotto quest'ultimo aspetto, il sito web Today riporta ad esempio il caso di una quarantenne di Saronno che lo scorso gennaio si recò in ospedale lamentando problemi di incontinenza e dolori addominali, salvo scoprire dopo l'arrivo in nosocomio di essere in realtà incinta e prossima al parto. Nessuno, nemmeno lei stessa, si era a quanto pare accorto della gravidanza nei nove mesi precedenti.

In alcuni frangenti, a complicare il riconoscimento della gravidanza, sarebbero alcuni sintomi. O meglio la loro mancanza: si parla ad esempio di assenza di nausea o presenza di perdite ematiche blande causate dalla gestazione che vengono in realtà scambiate per normali mestruazioni. L'assenza del ciclo mestruale, in alcune donne, non è poi da associare necessariamente al parto: potrebbe derivare da alcune patologie o dall’assunzione frequente di determinati farmaci. Anche la comparsa del cosiddetto "pancione" non è uguale o evidente per tutte allo stesso modo. Secondo quel che riporta il Journal of the Royal Society of Medicine, le "gravidanze criptiche" possono essere di molti tipi e spesso incorporano un aspetto psicologico o psichiatrico.

Le cause delle "gravidanze criptiche"

Le gravidanze classificate come “psicotiche”, ad esempio, sono legate a patologie psichiatriche, come la schizofrenia, che impediscono alla donna di riconoscere il fatto di essere incinta. Le gravidanze criptiche non psicotiche vengono solitamente catalogate in altre tre sottocategorie. In quelle “pervasive”, le donne incinte non si rendono mai conto di esserlo, almeno coscientemente, per motivi psicologici e spesso per la mancanza di sintomi fisiologici evidenti. In quelle “affettive” invece le donne hanno la coscienza di essere in dolce attesa a livello puramente intellettivo, ma non vogliono riconoscerlo sul fronte affettivo e quindi tenderebbero ad evitare ogni preparativo fisico o emotivo in vista del parto.

L’ultimo sottogruppo, quello definito “persistente”, riguarda donne che si accorgono della gravidanza entro il terzo trimestre, ma rifiutano di accettarla coscientemente e non cercano assistenza medica. E talvolta arrivano a partorire in autonomia, senza il supporto di personale specializzato. Sul fronte epidemiologico, le gravidanze criptiche possono avvenire in qualunque momento della vita di una donna, in qualunque contesto sentimentale e socioeconomico.

Per quanto riguarda invece i rischi delle gravidanze criptiche, gli studi disponibili parlano di difficoltà di attaccamento emotivo con il neonato e pericoli di maltrattamenti. Che, nei casi più gravi, possono persino concretizzarsi con l'infanticidio.

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