I disastri del reddito grillino: così gli immigrati rubavano milioni

Dal nigeriano intestatario di 111 automobili ai bengalesi titolari di internet point: ecco chi ha ricevuto il sussidio bandiera dei 5 Stelle

I disastri del reddito grillino: così gli immigrati rubavano milioni
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Secondo la Guardia di Finanza 62 mila persone avrebbero incassato 665 milioni di euro con il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Numeri spaventosi, soprattutto se si considera che stiamo parlando di soldi pubblici. Ma non è tutto. “FarWest” ha rivelato che le Fiamme Gialle, attraverso l’inchiesta “Resort di cittadinanza”, hanno individuato decine di casi di furbetti immigrati: un giro da centinaia di migliaia di euro di sussidio grillino.

Sessanta furbetti del reddito di cittadinanza – quasi tutti stranieri – sono finiti nella rete della Gdf dopo il controllo passaporti in aeroporto. Come evidenziato da Libero, su 1500 persone controllate sono stati registrati 60 illeciti percettori degli assegni bandiera 5 Stelle in procinto di esportare ingenti somme di denaro. Parliamo di circa 900 mila euro di valuta esportata illecitamente solo da questi 60 soggetti. Come confermato dalle Fiamme Gialle, si ipotizzano importi richiesti di reddito di cittadinanza di oltre 1 milione e di importi già percepiti di oltre 550 mila euro.

Tra i casi annotati quello di un nigeriano titolare di un’attività con 111 veicoli intestati a suo nome: la moglie era beneficiaria del reddito di cittadinanza. Come è possibile? Il marito si era "dimenticato" di comunicare il reale patrimonio netto della propria impresa (circa 80 mila euro). Un altro uomo, anche lui nigeriano, è stato pizzicato a Roma mentre era in procinto di volare all’estero con 72 mila euro in contanti. E ancora la vicenda dei bengalesi titolari di internet point che hanno riscosso sussidi a palate. Annotato anche il caso di un italiano, possessore di una licenza Ncc (noleggio con conducente) che riceveva puntualmente l’accredito mensile.

Inoltre, mille persone sono state beccate a Fiumicino mentre tentavano di esportare denaro fuori dall’Italia per un totale di 30 milioni di euro: alcuni avevano “solo” 10 mila euro, altri 120 mila tutti in banconote. La Gdf ha inoltre segnalato altri undici soggetti per la loro “elevata pericolosità fiscale” emersa dagli accertamenti. Lo schema è sempre lo stesso: autocertificazioni false per incassare migliaia di euro, per poi far sparire le tracce.

Tra i furbetti anche personaggi noti per guai giudiziari.

Tra i tanti sottoposti a misure cautelari che hanno presentato domanda per il sussidio un uomo agli arresti domiciliari in passato denunciato dalle Fiamme Gialle per riciclaggio: nascondeva 117.175 euro tra lo schermo e il pannello del circuito elettrico posteriore di una televisione imballata e imbarcata nella stiva di un aereo diretto in Nigeria.

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