Filippo Turetta trasferito nel carcere di Halle. Presto l'estradizione

Si avvicina la consegna del 22enne veneto alle autorità italiane. Tajani: "Credo che entro 48 ore sarà in Italia per essere processato"

Filippo Turetta trasferito nel carcere di Halle. Presto l'estradizione
00:00 00:00

Filippo Turetta, ricercato per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, è stato arrestato vicino a Lipsia, in Germania ed è stato convalidato l'arresto ad Halle, in Germania. La polizia di Halle scrive in un aggiornamento del suo primo comunicato che: "il 21enne cittadino italiano è stato portato davanti al giudice del Tribunale di Halle (Saale) intorno alle 17.00 di oggi. Quest'ultimo ha deciso che l'uomo deve essere posto in arresto". Turetta quindi "è stato portato in un centro detentivo nella città di Halle".
Il suo trasferimento in Italia, però, non avverrà immediatamente. Sul giovane, infatti, pendeva un mandato di arresto europeo (Mae) firmato dalla procura di Venezia e l’affidamento del 22enne alle autorità del nostro Paese dovrà osservare tempi e procedure precise. Filippo Turetta infatti comparirà "di fronte al giudice di Halle, che deciderà solo sulla sua detenzione". Lo ha detto una portavoce della polizia della città parlando con l'Ansa in merito alla situazione dell'ex fidanzato di Giulia Cecchettin. "Il Tribunale regionale superiore (Oberlandesgericht) di Naumburg, prevedibilmente lunedì 20 novembre o nei primi giorni della settimana, deciderà sul suo caso e se ci sarà a breve l'estradizione". Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affermato che "grazie alla collaborazione tra le nostre forze dell'ordine e quelle tedesche è stato arrestato questo giovane e credo che entro 48 ore sarà in Italia per essere processato".

Secondo l'iter per l'estradizione, la Repubblica federale dovrebbe prendere la decisione finale sull'esecuzione del Mae entro un massimo di 60 giorni dall’arresto del ricercato. Se Turetta dovesse acconsentire alla consegna, il verdetto dell’autorità giudiziaria tedesca dovrebbe arrivare entro 10 giorni. I tempi si potrebbero allungare, ma sempre rimanendo all’interno della scansione temporale prevista dal Mae, per varie motivazioni, tra cui la richiesta del legale di Filippo di avere rassicurazioni sulle condizioni garantite dal nostro Paese in tema carcerario.

A seguito della decisione finale sull’esecuzione del mandato di arresto europeo, le autorità tedesche avranno un massimo di 10 giorni per trasferire Turetta sotto la giurisdizione delle loro controparti italiane. La procedura dovrà avvenire il più rapidamente possibile in una data convenuta da entrambe le parti, in questo caso Roma e Berlino.

Al giovane è stato notificato il mandato di arresto da parte delle autorità tedesche. A breve sarà portato davanti ad un giudice per la procedura di validazione. Turetta ha diritto ad un avvocato, un interprete e un patrocinio gratuito. Una volta completato l’iter in Germania, la sua consegna alle autorità di Roma avverrà tramite lo Scip, il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia che opera presso la Direzione centrale della polizia criminale. I nostri agenti andranno a recuperarlo nella Repubblica federale e lo porteranno in Italia con un volo diretto a Fiumicino, dove sarà eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere.

Il mandato d’arresto europeo si fonda su una decisione del Consiglio dell’Unione del 13 giugno 2002, modificata nel 2009, e ha reso più rapide le procedure di estradizione rispetto agli iter tradizionali. Esso è operativo in tutti gli Stati membri dell’Ue, non prevede che la decisione venga presa a livello politico, ma solamente giudiziario, e impedisce in linea di massima che un Paese possa opporsi alla consegna di un proprio cittadino.

Le uniche motivazioni per cui il Mae può esse rifiutato sono la minore età del ricercato, un’amnistia nella nazione di esecuzione del mandato e il principio ne bis in idem, secondo il quale una persona non può essere giudicata più volte per lo stesso reato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica