Se non fosse intervenuto il sindaco di Milano, Beppe Sala, avremmo continuato a credere che la notizia fosse stata generata dall'Intelligenza Artificiale. A quelli di una certa età come noi, l'ancora misteriosa AI serve a spiegare tutto ciò in cui la logica non ha ingresso. Ma ci getta anche nella costante ricerca di rassicurazione: vogliamo convincerci che questo «agguato tecnologico» questo perenne dispensatore di diffidenza che minaccia i nostri posti di lavoro, e ci getta su Internet come in realtà non ci è mai venuto in mente di immortalarci, non sia assolutamente in grado di fare tutto ciò che facciamo noi. Non sia assolutamente in grado di «sentire» ciò che sentiamo noi. E la vicenda in questione ci era sembrata l'esempio perfetto. Solo una «cosa» priva di vita può disconoscere un seno intento ad allattare, intento a tenere in vita.
Invece è stata davvero una commissione di tecnici del Comune a opporsi al dono che i figli della scultrice Vera Omodeo vorrebbero fare alla città di Milano. Un'opera della madre, una statua in bronzo dal titolo «Dal latte materno veniamo», raffigurante, appunto, una donna che allatta un bambino al seno. Secondo gli esperti incaricati di valutare le proposte di collocazione delle opere d'arte negli spazi pubblici della città non dovrebbe essere esposta in piazza Eleonora Duse perché rappresenta valori «certamente rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini». Non è strano che, nella nostra testa, avessimo escluso che una simile obiezione fosse stata «partorita» da un'intelligenza naturale. Il seno, il latte, la madre. Tutto ciò che serve prima di gettarsi nella rissa di vivere. Chi è vivo lo sa.
Persino nelle scritture sacre si legge la promessa divina di una terra che sgorghi da sè latte e miele, pagine in cui l'augurio è che siano il «sangue» del mondo. Per il mito, la Via Lattea si era creata da quello perso da Era mentre sfamava Eracle.
Una madre che allatta non può mai essere accostata a un'offesa e non può mai non essere condivisa. Da nessuna delle specie sulla terra. Il cibo delle madri è eroico e miracoloso. Per gli uomini come per le bestie che lasciano attaccare alle loro mammelle orfani di ogni razza pur di non lasciarli morire. Perché l'istinto è, da sempre, quello di andare verso la vita. Almeno fino a quando non ci siamo trasformati in un popolo in imbarazzo con la natura.
Si inizia dai concetti che poi richiedono nuove parole e si finisce col violentare tutto, anche l'essenza. Non facciamo che dismettere le nostre appartenenze. Ora questa follia della statua e l'assurda ipotesi che possa arrecare offesa. Proprio Lei, la madre. Sacra per qualunque credo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.