Il Marocco si qualifica agli ottavi: caos e disordini a Milano e Torino

Strade prese d'assalto, fuochi d'artificio e disordini. Città italiane sottosopra per il passaggio del Marocco agli ottavi di finale dei mondiali: "Anni di governo Pd e 5s..."

Il Marocco si qualifica agli ottavi: caos e disordini a Milano e Torino

Milano succursale di Rabat? Sì, a giudicare dalle immagini del capoluogo lombardo pochi minuti dopo il passaggio del turno del Marocco ai mondiali di calcio in corso in Qatar. Le sue strade sono state invase dai tifosi magrebini festanti, che hanno paralizzato corso Buenos Aires, una delle principali arterie cittadine, cuore dello shopping ma anche snodo nevralgico per la circolazione veicolare della città. E non è andata meglio a Torino, dove i marocchini hanno messo a ferro e fuoco il quartiere Barriera. Immagini giù viste a Bruxelles solo pochi giorni fa. Situazioni che sono degenerate e che sono state denunciate anche dalla politica.

Il caos di Milano

Nel tardo pomeriggio di un qualunque giorno feriale a Milano, corso Buenos Aires è una delle strade più trafficate della città. È uno dei principali vialoni che dalle periferie conduce al centro ma è anche una delle strade a più alta concentrazione di negozi. Comprensibile, quindi, il disagio arrecato dai marocchini che l'hanno invasa per i festeggiamenti, nello stupore di quanti si sono trovati bloccati nel traffico senza capirne il motivo, costretti a restare fermi nelle loro auto in attesa che il caos rientrasse. Caroselli di auto, persone festanti con le bandiere e cori da stadio hanno improvvisamente invaso corso Buenos Aires, costringendo gli uomini della squadra mobile a intervenire. Sono state circa 500 le persone che si sono riversate in Buenos Aires ma altri caroselli non sono mancati nemmeno in altre parti della città, come in piazza Duomo, dove i marocchini hanno festeggiato sul sagrato della chiesa.

Disordini a Torino

Se a Milano si sono registrati disagi a causa dell'invasione delle strade da parte dei tifosi marocchini, a Torino si sono verificati veri e propri disordini, soprattutto in periferia, in zona Barriera di Milano. Questa è una delle aree del capoluogo sabaudo con maggiore densità di stranieri, che nel pomeriggio di ieri hanno messo a ferro e fuoco il quartiere. "Bande di soggetti di origine marocchina sostenute da gruppi di altri immigrati africani hanno inscenato atti di violenza e devastazione, esplodendo petardi e fuochi d'artificio contro abitazioni private, forze dell'ordine e devastando le nuove eco isole della raccolta rifiuti e le pensiline delle fermate dei mezzi pubblici", si legge nel post di Verangela Vera Martino, capogruppo di Fratelli d'Italia a Torino.

Sconcerto anche da parte di Augusta Montaruli, sottosegretario al ministero dell'Università e della

ricerca: "Torino ormai sta diventando una banlieue in cui le strade vengono devastate per festeggiare la vittoria del Marocco contro il Canada ai Mondiali in Qatar. Anni di governo Pd e M5S e questo è il risultato".

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